Sindaci i partiti all'esame d'autunno

Due milioni e mezzo di italiani per un voto che mette alla prova vecchie e nuove alleanze Due milioni e mezzo di italiani per un voto che mette alla prova vecchie e nuove alleanze Sindaci, i partiti all'esame d'autunno Riflettori su Brescia per il match Gnutti-Martinazzoli ROMA. L'ex leader della de contro un ministro della Repubblica. Il primo è sostenuto dalle sinistre, il secondo deve guardarsi anche da una rivale interna alla maggioranza. Le tensioni e le contraddizioni della politica vivono un test significativo a Brescia, la città che per prima, nel 1991, segnò il «sorpasso» della Lega sulla democrazia cristiana. Mino Martinazzoli e Vito Gnutti affrontano il primo turno delle amministrative con il pensiero rivolto al ballottaggio del 4 dicembre: lì si vedrà se gli elettori di An che domani voteranno la candidata pin-up Viviana Beccalossi - daranno fiducia al ministro dell'Industria o permetteranno a Martinazzoli di insediarsi in municipio alla guida di una inedita giunta bianco-rossa. LE SFIDE, Quello di domani è un test importante, come ormai tutti i test di questa politica dagli appuntamenti serrati. Votano 2 milioni e 600 mila italiani per eleggere 242 nuovi sindaci. Molti piccoli paesi, ma anche sette capoluoghi di provincia (oltre a Brescia, anche Sondrio, Treviso, Pisa, Massa, Pescara e Brindisi) e altri centri significativi: Viareggio, Sestri Levante, San Dona di Piave, Senigallia, Civitavecchia, Vasto, Battipaglia, Gioia Tauro. I SONDAGGI. «Domenica sera il pds sarà il primo partito d'Italia», ha promesso Massimo D'Alema nel suo tour elettorale. E' stata una campagna elettorale senza i consueti sondaggi della Diakron di Gianni Pilo: «Forza Italia delude, An raccoglie i delusi, la Lega riconquista gli "avvelenati" - ha detto il re delle cifre in una intervsita pubblicata oggi sull'Espresso -. E qualcuno è risentito con me perché racconto senza omissioni quello che sta succedendo nella testa della gente». Per la Diakron, Forza Italia è passata dal 33% dei consensi di metà luglio al 22% di oggi. An starebbe crescendo «in modo vistoso» al Sud, e in misura «più contenuta» al Nord. La Lega sarebbe cresciuta dal 5 al 7 per cento negli ultimi due mesi. «La luna di miele tra governo e elettori è finita in anticipo - spiega Pilo -, perché la gente pensava di ottenere tutto e subito...». LE NUOVE ALLEANZE. Il test amministrativo metterà alla prova scelte e schieramenti inediti, popolari e sinistre si presentano insieme non solo a Brescia, ma anche a Treviso. Qui, nella tana della Liga, gli elettori pidiessini sono chiamati a sostenere addirittura il presidente degli industriali Aldo Tognana. A Massa (dove si vota anche per il rinnovo del Consiglio provinciale) il polo delle libertà si allarga al psdi. L'ex segretario Enrico Ferri, bollato come «traditore della sinistra», corre addirittura per la presidenza della Provincia. A Sondrio, dove a marzo l'unione Bossi-Berlusconi ha fatto il pieno, Lega e Forza Italia si sfidano in un testa a testa che potrebbe pure favorire un terzo incomodo dal nome illustre, Pierluigi Tremonti, fratello del ministro delle Finanze. A Pescara lo scontro destra-si¬ nistra è al terzo round in un anno: le amministrative del novembre '93, poi annullate dal Tar, hanno premiato i progressisti. Le politiche di marzo hanno mandato la destra oltre il 40 per cento. ATTENTATO NEL MILANESE La campagna elettorale, che ha coinvolto tutti i big, si ò conclusa ieri con un episodio da cronaca nera: a Trezzano sul Naviglio, nel Milanese, il sindaco pidiessino Tiziano Butturini si è visto bruciare il pianerottolo di casa da alcuni teppisti armati di taniche di benzina. Butturini, alla guida della giunta dal 1985 e ancora candidato per le elezioni di domani, era in casa con la moglie e due bambini. COME SI VOTA.. Gli elettori dovranno segnare con una croce sia il nome del candidato sindaco prescelto, sia il simbolo della lista che intendono votare. E' possibile anche esprimere una preferenza per uno dei candidati al Consiglio. Nei Comuni con più di quindicimila abitanti, i due candidati alla carica di sindaco che ricevono più voti vanno al ballottaggio del 4 dicembre. Nei Comuni più piccoli non c'è ballottaggio: vince il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Le sezioni resteranno aperte soltanto domani, dalle 7 alle 22. Lo scrutinio avrà inizio lunedì mattina. Domani, dopo le 22, i telegiornali della Rai diffonderanno gli «exit poli» della Abacus per i sette capoluoghi di provincia. Guido Tiberga A Massa si vota anche per la Provincia Ferri, il ministro dei 110 all'ora, è in corsa con il Polo della libertà A Sondrio, con Alleanza nazionale, il fratello del ministro Tremonti Pescara torna alle urne dopo un anno IL QUADRO. A Brescia, teatro del testa a testa tra Martinazzoli e Vito Gnutti, sono in corsa 8 candidati a sindaco e 14 liste. Votano circa 160 mila cittadini. Il polo della libertà si schiera senza il sostegno di Alleanza Nazionale, che presenta la ventitreenne Viviana Beccalossi. L'ex leader democristiano è sostenuto anche dal pds e da due liste civiche. I CANDIDATI. Viviana Beccalossi (An), Vito Gnutti (Lega, Forza Italia-Ccd), Roberto Grpir- no (Lega Alpina Lumbarda), Fausto Manara (Rifondazione, Brescia per tutti), Mino Martinazzoli (ppi, pds, La Civica, Ambiente e solidarietà), Silvio Moretti (Legaloina-Le- PRECEDENTI. Questa la distribuzione dei seggi in consiglio comunale dopo le amministrative del '91: Lega Nord 14, de 13, pds 5, psi 5, Rifond. 3, pri 3, msi 2, Lega casalinghe e pensionati 2, Lista civica 2, pli 1. Alle politiche del '94 (quota proporzionale della Camera) il primo partito era la Lega (21,5%), seguito da Forza Italia (20,4%), ppi (14,1%), pds (13,1%) (5,9% (2,7% An (7,3%), Patto Segni Rifond. (5,1%), Pannella (4,8%), Verdi Rete (2%), Lega Alpina (2%), psi (1,1%). IL QUADRO. I candidati a Treviso, dove votano circa 69 mila cittadini, sono sette, in rappresentanza di otto liste. I progressisti si presentano uniti ai popolari nel sostenere un imprenditore di 74 anni, Aldo Tognana, re delle porcellane e presidente dell'Associazione industriali. I CANDIDATI. Stefano Cerniato (Forza Italia), Aldo De Pasquale (An), Giancarlo Gentiiini (Liga Veneta), Zeno Giuliato (Rifondazione), Antonio Mazzarolli (Insieme per Treviso), Aldo Tognana (Ppi-Progressisti), Daniele Zanini (Presenze). I PRECEDENTI. Questa la distribuzione dei seggi in Consiglio comunale dopo le amministrative del '90: de 17, pci-pds 6, psi 6, Verdi 3, pri 2, Liga Veneta 2, msi 1, Arcobaleno 1, psdi 1, pli 1. Alle politiche del '94 (quota proporzionale della Camera) il primo partito era la Lega (22,5%), seguito da Forza Italia (22,2%),.ppi (16,4%), pòs (1-3.9%), Arv(11%), Verdi (5,9%), Rifondazione (3,9%), psi (2,1%), Lega autonomia Veneta (2,1%). s Cerniato (Forza Italia), Aldo De Pasquale (An), Giancarlo Gentiiini (Liga Veneta), Zeno Giuliato (Rifondazione), Antonio Mazzarolli (Insieme per Treviso), Aldo Tognana (Ppi-Progressisti), Daniele Zanini (Presenze). I PRECEDENTI. Questa la distribuzione dei seggi in Consiglio comunale dopo le amministrative del '90: de 17, pci-pds 6, psi 6, Verdi 3, pri 2, Liga Veneta 2, msi 1, Arcobaleno 1, psdi 1, pli 1. Alle politiche del '94 (quota proporzionale della Camera) il primo partito era la Lega (22,5%), seguito da Forza Italia (22,2%),.ppi (16,4%), pòs (1-3.9%), Arv(11%), Verdi (5,9%), Rifondazione (3,9%), psi (2,1%), Lega autonomia Veneta (2,1%). PISA ati e dove a citsitasfida giori sono ri: il ghe della Libertà, e l'italianiggiato dalle sinistre. nadio (Liberaldemocrati Valerio Ciacchini (Lega riani (pds, Rifond., Verdi, re, Lista persone), Carlo Sorrente (psi), Gianfranco Mannini (L. Mannini), Marco Tangheroni (Fi, An, Ccd), Marco Vincentini (Il Trammino). I PRECEDENTI. Questa la distribuzione dei seggi nell'ultimo Consiglio comunale: pcipds 16, de 14, psi 10, pri 3, msi 2, Verdi 2, psdi 1, pli 1, dp 1. Alle ultime politiche (quota propoizionale per la Camera), il primo partito era il pds (27%), seguito da Forza Italia (16,3%), An (14,8%), Rifondazione (10,2%), pri (6,7%), ppi (6,5%), Pannella (4,8%), Verdi (3,4%), Ad (2,7%), Rete (2,7%), Lega Nord (2,3%), psi (1,8%) e da alcune liste minori. 4 SETTE SFIDE PER I COMUNI prd. La Lega sarebbe dal 5 al 7 per cento PISA IL QUADRO. Otto candidati e 15 liste in corsa a Pisa, dove voteranno circa 80 mila cittadini. Nella città universitaria si preannuncia una sfida tra professori: i maggiori aspiranti al ballottaggio sono due docenti universitari: il medievalista Marco Tangheroni, sostenuto dal polo della Libertà, e l'italianista Piero Floriani, appoggiato dalle sinistre. I CANDIDATI. Mario Bonadio (Liberaldemocratici), Stefano Bottai (ppi), Valerio Ciacchini (Lega Nord Toscana), Piero Floriani (pds, Rifond., Verdi, Un. per Pisa, Sinistra oltre, Lista persone), Carlo Sorrente (psi), Gianfranco Mannini (L. Mannini), Marco Tangheroni (Fi, An, Ccd), Marco Vincentini (Il Trammino). I PRECEDENTI. Questa la distribuzione dei seggi nell'ultimo Consiglio comunale: pcipds 16, de 14, psi 10, pri 3, msi 2, Verdi 2, psdi 1, pli 1, dp 1. Alle ultime politiche (quota propoizionale per la Camera), il primo partito era il pds (27%), seguito da Forza Italia (16,3%), An (14,8%), Rifondazione (10,2%), pri (6,7%), ppi (6,5%), Pannella (4,8%), Verdi (3,4%), Ad (2,7%), Rete (2,7%), Lega Nord (2,3%), psi (1,8%) e da alcune liste minori. IL QUADRO. Otto candidati a Sondrio. Il Polo della Libertà si è frantumato: Lega, An e Forza Italia presenteranno ciascuno un proprio candidato. I progressisti sono confluiti nella lista «Sondrio democratica». Tra i candidati Pierluigi Tremonti (An-Ccd), fratello del ministro. I CANDIDATI. Giuseppe Camurri (Lega Nord), Gianfranco Cucchi (Sondrio per Sondrio), Franco Fustella (Forza Italia), Franco Gianasso (Rifondazione), Roberto Giugni (Vivere Sondrio), Alcide Molteni (Sondrio democratica), Pierluigi Tremonti (An-Ccd), Giovanni Vigano (Ppi). I PRECEDENTI. Così i seggi dopo il voto del 1990: De 15, psi 9, Lega 7, pci-pds 4, psdi 2, msi 1, Verdi 1, pli 1. Alle ultime politiche il primo partito era la Lega (25,6%), seguito da Forza Italia (22,5%), ppi (9,4%), Patto Segni (9,0%), pds (8,4%), An (5,9%), Pannella (5,9%), Rifondazione (4,1%), Lega Alpina (2,7%), Rete (2,4%), Verdi (2,2%), psi (1,9%). MASSA IL QUADRO. Sei candidati in corsa a Massa. Si rinnova anche il Consiglio provinciale. Il polo della Libertà si presenta «allargato» al psdi (l'ex segretario Enrico Ferri è candidato alla presidenza della provincia), ma senza la Lega, che ha riunito sotto un altro schieramento anche un gruppo di dissidenti di Forza Italia. I progressisti corrono insieme a ppi e pattisti. I CANDIDATI. Pier Paolo Battistini (Lega Nord, Cattolici per il rinnovamento, Club ortodossi di Forza Italia, Centro popolare, Pannella); Adriano Breschi (Massa Pietà); Roberto Pucci (pds, ppi, pri, Ad, Patto, Cristiano Sociali, Laburista, psi); Sauro Quadrelli (Rifondazione, Verdi, Rete, Coordinamento associazioni); Fabrizio Vene (Rinascita comunista), Silvio Vita (Fi, An, Ccd, psdi). I PRECEDENTI. Questa la distribuzione dei seggi dopo le amministrative del '90: de 14, pci-pds 9, psi 9, pri 4, msi 1, Verdi 1, psdi 1, lista civica 1. Alle politiche del '94 (quota proporzionale della Camera) il primo partito era il pds (21,5%), seguito da Fi (18,8%), An (13,2%), Rifondazione (12,4%), ppi (10,4%), Pannella (3,6%), Lega (3,5%), psi (3,5%), Verdi (2,6%). PESCARA IL QUADRO. A Pescara (circa 100 mila i votanti) i cittadini tornano alle urne per le comunali a distanza di un anno. L'elezione di Mario Collevecchio, infatti, è stata annullata dal Tar. Collevecchio si ripresenta, sostenuto dai progressisti, in un testa a testa con il polo delle Libertà che ha avuto la meglio alle politiche del 27 marzo. I CANDIDATI. Mario Collevecchio (pds, Rifondazione, psi, Verdi e Alternativi, Progetto democratico), Sebastiano Curdo (Lega Italia Federale), Carlo Alberto Mirala (ppi), Carlo Pace (Forza Italia, An, Ccd, Nuova Pescara). I PRECEDENTI. Dopo le elezioni amministrative dello scorso anno, il Consiglio comunale di Pescara assegnava 11 seggi al pds, 8 a Proposta per Pescara, 7 a Rifondazione, 5 alla Lista Primula, 4 ad Azione progressista, 2 alla Costituente laico-riformista, 1 ad Alleanza per Pescara, alla Rete e a Risveglio Morale. Alle politiche del '94 (quota proporzionale della Camera) il primo partito era Alleanza Nazionale (22,6%), seguito da Forza Italia (20,3%), pds (19,6%), ppi (11,7%), Pannella (10,7%), Rifondazione (5,8%), Verdi (5%), Rete (2,5%), psi (1,6%) e due liste minori. IL QUADRO. Maggioranza divisa e opposizione (quasi) unita a Brindisi. In corsa nove candidati a sindaco e dodici listeForza Italia e An sono divise mentre pidiessini e popolari hanno fatto convergere la loro scelta su Michele Errico. I CANDIDATI. Raffaele De Maria (An), Michele Errico (ppipds), Vincenzo Guadalupi (Insieme), Gualtiero Gualtieri (Forza Italia), Nicola Massan (Nuova Proposta), Settimio Mita (Rifondazione-Verdi-Cattolici e laici per il cambiamento), Carmelo Palazzo (Impegno sociale), Francesco Rubino (Viva Brindisi), Antonio Turco (Orizzonti nuovi). I PRECEDENTI. Questa la distribuzione dei seggi dopo le amministrative del '90: de 15, psi 10, pci-pds 5, pri 4 msi 2 psdi 2, Verdi 1, pli 1. Il primo partito alle politiche del '94 (quota proporzionale della Camera) era An (27,2%), seguito da pds (25,7%), Programma Italia (11,3%), Patto Segni (7,7%) pPj (7,4%), Pannella (6,2%), Rifondazione (4,3%), Verdi (3,9%), psi (1,9%) e da alcune liste minori. Forza Italia, in Puglia, fu esclusa.