Bobo sgrida il suo sindaco

Bobo sgrida il suo sindaco mm. Bobo sgrida il suo sindaco Anche Lozza, paese del ministro finisce nella lista dei cattivi VARESE. «Ha detto così? Ah, ecco perché mi ha telefonato lunedì sera tardi a casa: la il furbo, Maroni». Sorpreso ma niente affatto preoccupato Ercole Stevenazzi, 54 anni, sindaco di Lozza, paese di 800 abitanti a due passi da Varese. Sorpreso per quelle parole del concittadino più famoso, il ministro Roberto Maroni, arrabbiato perché sono quasi 1300 i Comuni clic si sono dichiarati alluvionati, tutti, con diritto di rimborso danni: «Ho fatto delle verifiche - ha l'alto sapere Maroni - ho telefonato anche ,il sindaco del mio paese che era compreso in quell'elenco: mi ha detto che sono caduti alcuni alberi». E' arrabbiato anche con lei il ministro Maroni, sindaco? «Avrebbe ragione d'esserlo se io avessi fatto il furbo, io, come lui, sono di quelli che pensano che quando uno sbaglia deve pacare. Ma io non ho mai dichiarato Lozza paese alluvionato. Abbiamo avuto solo degli alberi che hanno ostruito il torrente Selvagna e le tubature dell'acquedotto scoperte in un paio di punti». Lei cosa ha risposto a Maroni? «Gli ho spiegato che venerdì mi era arrivata dalla prefettura la richiesta di quantificare i danni. E gli ho confermalo che lunedì mattina ho spedito un fax alla Regione e uno al prefetto per comunicare che ripulire dagli alberi il Selvagna costava una decina di milioni e altri 20 milioni per rimettere a posto l'acquedotto». Lei non l'ha presa come una telefonata di controllo? «Neanche per sogno. Mica ho fatto il furbo, mica sono come quelli dell'Irpinia. Con Maroni avevo passato mezza domenica per festeggiare la rimessa a nuovo della scuola materna». Nessuna strigliata sulla richiesta danni di Lozza? «Ma figuriamoci. Alla domanda di quantificare i danni ho risposto: se non si tolgono gli alberi dal Selvagna quegli alberi possono fare da diga e creare problemi grossi in futuro e i tubi dell'acquedotto scoperti sono un bel rischio. Poi, se mi vogliono pagare i danni, bone, altrimenti faremo da soli». [r. m.l

Persone citate: Ercole Stevenazzi, Maroni, Roberto Maroni

Luoghi citati: Lozza, Varese