Autostrade informatiche

IIP'-' m IIP'-' m ' m Autostrade informatiche Un bel dì vedremo L'Italia non ha ancora recepito la Direttiva europea sulle «macchine». Per esigenze di export occorre adeguarvisi lo stesso. Stiamo per assistere ad un'autentica rivoluzione nel campo delle tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni. Attraverso una rete di collegamenti via cavo, milioni di utenti di computer - istituzioni, aziende e semplici cittadini potranno accedere a servizi, informazioni, dati, documenti, comunicando fra loro. In un futuro sempre più caratterizzato dallo scambio continuo e veloce di flussi di informazioni, è evidente quanto sia importante disporre di una infrastruttura di comunicazione europea efficiente ed affidabile. Crescita, competitività, occupazione, sono tra gli obiettivi prioritari dell'Unione Europea che il Libro Bianco di Delors considera realizzabili, anche grazie ad investimenti in infrastrutture per l'informazione. Così come il progetto Clinton Gore negli U.S.A., anche il rapporto Bangemann consentirà all'Europa di cavalcare una rivoluzione che avanza inesorabilmente a colpi di impulsi digitali, senza più fare alcuna differenza tra trasmissione di suoni, immagini o dati, grazie al matrimonio tra telefono, TV via cavo e satelliti. Il mercato delle «autostrade informatiche» sarà un mercato nuovo e colossale che creerà vorticosi giri d'affari. Il nostro futuro potrà venire completamente trasformato dalle tecnologie multimediali. Telelavoro, formazione a distanza, videoacquisti, telemedicina, home banking, videogiochi, sono solo alcune opportunità che ci offrirà il business del 2000. Al fine di dare una chiara idea sullo sviluppo della comunicazione interattiva, insieme ai suoi limiti, alle ripercussioni macroeconomiche e sociologiche, il Gruppo Giovani Imprenditori organizza un convegno dal titolo: «INFOBAHN '94 Informazione senza frontiere Business innovativi e società telematica» Sabato 19 novembre - ore 9 Centro Congressi Unione Industriale (via Fanti, 17) con esperti in materia per rispondere ai numerosi interrogativi posti dalla connettività totale e valutare quali vantaggi deriveranno alle imprese dalle nuove tecnologie. Dopo il saluto del Sindaco di Torino, Valentino Castellani e l'introduzione del Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, Rolf Hilfiker seguiranno gli interventi del portavoce del commissario CEE Martin Bangemann, Helmut Schmitt von Sydow («Il rapporto Bangemann»), del sociologo Luciano Gallino («Le trasformazioni del lavoro»), del Vice Presidente Olivetti Elserino Piol e del Resp. Marketing Telecom Italia, Massimo Intorrella («Le opportunità di business»), del Presidente della Regione Piemonte, Gian Paolo Brizio («I progetti della Regione Piemonte nel campo delle reti telematiche»). Concluderà i lavori una tavola rotonda dal titolo «Scenari del cambiamento e occasioni di imprenditorialità» cui parteciperanno: Angelo Luvison (CSELT), Angelo Raffaele Meo (Centro Supercalcolo), Marco Mezzalama (Politecnico). Moderatore: Pietro Terna (Federpiemonte). E' prevista la partecipazione del sottosegretario al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni, on. Antonio Marano. Per informazioni telefonare allo 011/5718.319. Obiettivo essenziale dell'Unione Europea è la libera circolazione dei prodotti; per taluni di questi è stato previsto un obbligo di marcatura CE in modo da aggiungere alla libera circolazione anche una speciale «garanzia» qualitativa. Questa marcatura testimonia che i prodotti rispettano i requisiti essenziali stabiliti dalle Direttive europee. Sicuramente, uno dei settori toccati da questo obbligo è quello delle «macchine»: con questa definizione si intendono tutti i prodotti costituiti da un insieme di pezzi o di organi, di cui almeno uno mobile," o un insieme di macchine e di apparecchi finalizzati ad un risultato determinato, con funzionamento solidale. Il campo di applicazione è, quindi, vastissimo: dal 1° gennaio del 1995, potranno liberamente circolare in Europa soltanto le macchine provviste del marchio CE. Ma, ad un mese e mezzo da questa data, lo Stato italiano non ha ancora recepito le Direttive europee, per introdurre nel nostro ordinamento i necessari riferimenti. In parti¬ colare, non è ancora stata recepita la Direttiva 392/89, sulla libera circolazione delle macchine. Questo irresponsabile ritardo rischia di escludere dall'esportazione le aziende che, in assenza del provvedimento di recepimento, non si sono adeguate al sistema europeo. I mercati della U.E. saranno infatti preclusi alle macchine prive di marchio CE. Il mercato italiano rischia di diventare "la pattumiera" d'Europa, non potendo limitare l'ingresso a macchine non marchiate. Questo rischio si aggiunge alla assoluta assenza di veri controlli di mercato da parte dello Stato a danno di consumatori e imprese, falsando la corretta concorrenza. Occorre almeno conoscere ed applicare la Direttiva, a prescindere dal suo recepimento. Questo è quanto si propone lo «Sportello 392», attivato dal Servizio Sicurezza e Ambiente AMMA in collaborazione con STANIMUC, per tutte le aziende associate all'Unione Industriale torinese: tel. 011/5718.210. SAI DA IL BENVENUTO AL TALENTO DI

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