Gadget anti-Clinton un business miliardario di Paolo Passarini

Gadget unti-Clinton un business miliardario Gadget unti-Clinton un business miliardario L'impopolarità del Presidente è manna per la linea di prodotti «Ginocchio» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una vignetta sul «Washington Post» mostrava Bill Clinton intento nella lettura di un titolo di giornale: «L'effetto Clinton sulle elezioni». «Finalmente mi danno credito per qualcosa», commentava il Presidente. Clinton si lamenta spesso perché nessuno gli attribuisce merito per ciò che va bene, in particolare per il buon andamento dell'economia. Ma questo è vero solo in parte. C'è una categoria di imprenditori emergenti che adora Clinton, perché è stato lui a fare la loro fortuna. Si prenda, per esempio, Allan Poole. Fino all'anno scorso guadagnava un modesto salario lavando finestre a Bixby, Oklahoma. Adesso le cose sono cambiate. Il signor Poole ha dichiarato quest'anno un rispettabile reddito di 150 milioni e, con il suo prodotto brevettato, conti¬ Il presidente Clinton scherza con due bambini durante la visita a Manila E' una soddisfazione condivisa da Michael Dalton Johnson, che pubblica il giornale satirico «Slick Times» a Valley Center, California. Era un trimestrale di 12 pagine con una diffusione di 12 mila copie. Ora le pagine sono 48 e la diffusione è di 100 mila copie. Johnson fa i soldi anche con i «gadget», come il suo biglietto da 3 dollari con la faccia di Clinton. I biglietti da 3 dollari non esistono. Ma il re dei «gadget» è Rick nua a fare soldi. Sono le palline da golf «Slick Willie», Guglielmino il furbacchione, celebre soprannome di Clinton. Su ogni pallina è disegnata la testa del presidente. Sotto c'è una scritta: «Good Lie Garanteed», un gioco di parole che può significare «buona configurazione garantita», oppure «buona bugia garantita». In 18 mesi Poole ha venduto 500 mila Slick Willie e non nasconde di sentirsi un uomo di successo. Shadley con la sua linea «Clinocchio». Tee-Shirt, cappelli, boccali, asciugamani, tutti con il logo disegnato da Shadley, che è facilmente immaginabile. In California, in particolare, è roba che va alla grande. Infine c'è la «Lame Duck Inc.» (Anatra Seduta Inc.) di C. W. Rendali, Dallas, Texas. Rendali, che ha 34 anni, ricava un miliardo e mezzo all'anno dalla vendita del suo speciale calendario, che conta alla rovescia i giorni mancanti alla fine del mandato del Presidente. Poole dice di non aver votato per Clinton e quasi lo considera una colpa, adesso. Vuole mandare a Bill una foto che lo ritragga con qualcosa che rappresenti la sua nuova agiatezza, non sa ancora cosa. Ma ha già pensato al messaggio: «Grazie, Bill. Senza di te non ce l'avrei mai fatta». Paolo Passarini

Luoghi citati: California, Manila, Oklahoma, Texas, Washington