Telefoni a «singhiozzo» di Stefano Mancini

Telefoni q «singhiozzo» Telefoni q «singhiozzo» Ma le ferrovie ripristinano le corse ■ ' ■ ...... , .. . . ......... SERVIZI DIMEZZATI TORNA faticosamente alla normalità la situazione dei servizi nelle zone colpite dall'alluvione. Le principali strade e linee ferroviarie sono state riaperte, la luce e i telefoni riprendono a funzionare. Ma ci sono ancora zone isolate, soprattutto nella zona di Alba (Cuneo). Interi paesi senza contatti con il resto del mondo, sommersi dall'acqua e dal fango. Lì i tecnici non possono intervenire e le squadre di soccorso arrivano in elicottero. TRENI. La linea ferroviaria Genova Ovada-Acqui è stata interrotta ieri alle 8 a causa di una frana alla fermata di Granara. Sulle altre linee del Nord Italia la situazione sta tornando alla normalità: la Torino-Milano è stata riattivata; la Torino-Asti funziona con treni diesel mentre la Asti-Alessandria e la Alessandria-Novara sono ancora allagate in alcuni punti. Sulla Torino-Ceva sono stati riattivati i collegamenti tra le stazioni di Santena e Villastellone e tra quelle di Lesegno e Ceva. Sulla linea Ceva-Savona il servizio ferroviario sta per essere ripristinato, mentre la Fossano-Cuneo-Ventimiglia è tutta agibile. I collegamenti sulla Bologna-Milano sono tornati alla normalità. STRADE. Difficoltà sono segnalate sull'autostrada Torino-Milano: in direzione Lombardia si entra al casello di Chivasso Ovest, nel senso opposto l'uscita obbligatoria è San- thià. Problemi anche su strade minori nelle zone maggiormente colpite dall'alluvione. TELEFONI. La situazione sta migliorando: sono rimaste fuori servizio 24 aree di centrale su 40, la maggior parte nell'Albese, che servono in tutto alcune migliaia di utenti. I tecnici della Telecom non possono raggiungerle perché le zone sono impraticabili. Problemi anche alla rete urbana di Alessandria e Asti in quanto parecchi impianti sono sommersi dall'acqua. Nel Torinese sono isolate Santena, Cerrone e Verrua, mentre in provincia di Cuneo (a Nucetto e Mondovì) sono stati inviati apparecchi di telefonia mobile. La Telecom raccomanda di limitare le chiamate per evitare, come è avvenuto nei giorni scorsi, un intasamento delle Enee. Nessun problema invece per i cellulari. ELETTRICITÀ'. Sono quattromila, su un totale di 31 mila, le cabine per l'alimentazione elettrica danneggiate in questi giorni dal maltempo. Lo ha reso noto ieri il compartimento di Torino dell'Enel, sottolineando che finora ne sono state riparate oltre 3400. L'Enel precisa inoltre che ad Alessandria i tecnici stanno lavorando con la protezione civile per estrarre l'acqua dalle cabine, iniziando dalla zona più centrale. La ripresa del servizio alle singole famiglie è però condizionata dalla presenza di acqua nei locali dei condomini dove sono alloggiati i contatori. Per gli altri quartieri, quali Orti, Borgocittadella e Cimitero, ci vorrà tempo prima che il servizio elettrico possa essere ripristinato. Ad Asti, Alba e Canelli il servizio è già tornato alla normalità per il 90% degli utenti e sarà completato entro uno o due giorni. Nel Monregalese, nelle Langhe e nelle valli Tanaro e Bormida si scende al 60%. Per la restante parte le squadre stanno operando con l'ausilio di sette elicotteri e si prevede il ripristino graduale del servizio entro due o tre giorni. In alcuni casi, soprattutto nell'Alta Langa, si deve procedere alla ricostruzione della rete e quindi saranno necessari almeno sette o dieci giorni. DIGHE. Situazione sotto controllo a Pralormo, paese della provincia torinese sovrastato dalla diga La Spina che lunedì gli effetti del maltempo sembravano averne minacciato la resistenza. E' quanto informa la Regione Piemonte sostenendo che il livello dell'acqua è calato di 18 centimetri. La zona è stata comunque parzialmente evacuata (molti abitanti non hanno voluto lasciare il paese). «Nell'emergenza le dighe si sono comportate bene e hanno svolto una funzione benefica, trattenendo grandi quantità d'acqua che altrimenti sarebbero andate a valle». Lo afferma Mario Bianchini, capo uffico dighe dell'Enel in risposta alle prime polemiche sul cattivo uso delle dighe nell'alluvione. «Bisogna innanzitutto ha spiegato Bianchini - distinguere i tipi di sbarramento: ci sono le dighe vere e proprie, che chiudono delle piccole valli, sbarrando un corso d'acqua minore e dando vita a un lago artificiale; e ci sono le traverse fluviali, che non danno vita ad alcun bacino. In caso di grandi piogge le prime si riempiono, trattenendo l'acqua, mentre le seconde non hanno influenza perché l'onda di piena vi passa sopra». SCIOPERI. E' stato sospeso lo sciopero dei poligrafici indetto per venerdì 11 al fine di garantire la presenza in edicola dei giornali quotidiani nella particolare emergenza che il Paese sta attraversando. Cgil, Cisl e Uil, con una riunione della segreteria unitaria ieri sera tardi, hanno deciso di confermare lo sciopero ma di manifestare attivamente la loro solidarietà verso le zone colpite dal maltempo attraverso iniziative specifiche che verranno precisate oggi. La stessa manifestazione del 12 novembre avverrà con toni di estrema sobrietà per rispetto alle vittime. Stefano Mancini Confermato lo sciopero generale, i sindacati promettono iniziative di solidarietà I quotidiani saranno regolarmente in edicola Un paziente dell'ospedale Sant'Antonio Biagio viene trasferito in un altro nosocomio. Ieri pomeriggio sono stati evacuati I 10 degenti dal presidio ospedaliero

Persone citate: Bianchini, Cerrone, Granara, La Spina, Mario Bianchini, Verrua