il liuto di Lindberg e il duo Nordio-Faes

UNIONE MUSICALE UNIONE MUSICALE // liuto di Lindberg e il duo Nordio-Faes JAKOB Lindberg è ormai di casa a Torino: vi ritorna sempre con piacere e non perde occasione per dimostrare la sua giovialità che, unita alle capacità tecniche e didattiche, ne fanno uno specialista del liuto. Protagonista negli anni scorsi dei Concerti dell'Associazione Dimore Storiche Italiane, ritorna per l'Unione Musicale domenica 6 novembre alle 17 in Conservatorio. Il liuto, strumento delicatissimo (ricordiamo che anche il calore d'una candela è in grado di scordarlo), ha il fascino del passato. Portato in Europa dagli arabi, è un po' il «padre» della moderna chitarra, e la sua «intavolatura» consente una gamma di registri che permette di sfruttare diverse tessiture e quindi una interessante varietà di repertorio. Il che gli ha aperto la strada della polifonia. Lindberg è oggi uno dei maggiori suonatori di liuto, strumento con cui ha inciso i capolavori della letteratura liutistica. Il musicista svedese interpreterà brani di John Dowland e di Johann Sebastian Bach. Grande attesa anche per il concerto che il violinista Domenico Nordio e il pianista Filippo Faes terranno all'Auditorium Rai il 9 novembre alle ore 21. Il duo Nordio-Faes, assai affiatato, costituisce oggi una delle realtà più interessanti del concertismo per violino e pianoforte. Si pensi che Filippo Faes ha ricevuto un alto onore: la Steinway gli ha affidato il pianoforte n. 500 mila per l'unico concerto italiano della tournée europea. Lo «Steinway» è stato poi donato alla Casa Bianca. Nordio ha ormai acquisito notorietà internazionale, avendo vinto numerosi concorsi e collaborato con artisti del calibro di Petracchi, Canino, Badura-Skoda e con numerose orchestre europee. Il programma di mercoledì comprende la Sonata in do maggiore K 303 di Mozart, la Sonata in re minore op. 21 di Schumann, la Suite n. 6 di Britten e «Divertimento» di Stravinsky. Armando Caruso PICCOLO Lm APPROSSIMARSI delT l'inaugurazione della stagione del Teatro Regio (martedì 15 novembre ore 20,30) favorisce naturalmente le manifestazioni di contorno idonee a presentare la «prima» torinese in lingua originale de «La fille du régiment» di Donizetti. Essa appartiene infatti al filone dell'opéra-comique che durante gli anni del soggiorno parigino del grande musicista trionfava nei teatri della capitale e della provincia. E' un ambiente artistico e culturale su cui mercoledì scorso si è già soffermato Giancarlo Landini, il quale approfondirà il discorso, con specifico riferimento all'opera donizettiana, alle ore 17,30 di mercoledì 9 nella sala del Piccolo Regio. Alla stessa ora di sabato 5, nella sede degli «Amici del Regio», presso la «Famija Turineisa» di via Po 43, ci sarà un incontro egualmente interessante anche se proiettato nel passato. Ne sarà simpatico protagonista l'ottantacinquenne Angelo Mercuriali da Ferrara, che presenterà la sua recente autobiografia canora: un tenore «comprimario» fra i più celebri dell'ultimo mezzo secolo (254 personaggi in 176 opere), dal maggio 1940 al giugno 1971 ripetutamente attivo in vari teatri della nostra città.

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