Nei concerti Rai di 10 e 11 Kovatchevper la Filarmonica di Giorgio Gualerzi

BERIO DIRIGE «SINFONIA» BERIO DIRIGE «SINFONIA» Nei concerti Rai di 10 e 11 Kovatchevper la Filarmonica u N luttuoso evento ha costretto l'Orchestra Filarmonica di Torino a Luciano Berio alla guida dell'Orchestra Rai che esegue Folk Songs e due brani di Dallapiccola e Ghedini. In basso, Jakob Lindberg cambiare direttore per lunedì 7 e martedì 8 (ore 21) al Conservatorio. Victor Dubrovskij - che l'anno scorso aveva ottenuto un caloroso successo con il fagottista Daniele Damiano nel concerto a favore dell'Associazione contro il Cancro - è deceduto il 18 ottobre. La direzione dell'OFT si è allora rivolta a 'Julian Kovatchev, bulgaro, successore di Tchakarov alla Sofia Festival Orchestra e fino a pochi giorni fa alla Scala di Milano. Resta invariato il programma che il russo Dubrovskij aveva dedicato al suo Paese: la brillante ouverture da «Russlan e Ludmila» di Glinka, il trascinante «Concerto n. 2 in do minore per pianoforte e orchestra» di Rachmaninov con il solista Igor Olovnikov, la «Sinfonia n. 4 in fa minore» di Ciaikovskij. La Rai ha preparato a sua volta un appuntamento di alto livello. Giovedì 10 e venerdì 11 alle 21, all'Auditorium, arriva Luciano Berio per dirigere la sua opera forse più famosa (con i «Folk Songs»): la «Sinfonia per otto voci e orchestra». Scritta inizialmente in 4 movimenti in cui si mescolano raffinate elaborazioni di testi vari (da «Il crudo e il cotto» di Lévi-Strauss al nome di Martin Luther King a «The Unnamable» di Beckett), è poi stata arricchita da un quinto che «analizza» l'intera sinfonia. Di straordinario effetto il terzo tempo, che ripropone a successive ondate lo «Scherzo» della «Sinfonia n. 2» di Mahler, cui si frammischiano richiami a Bach, Berlioz, Stravinskij, Berg, Schoenberg, Debussy, Brahms, Boulez e altri. La serata sarà completata perfettamente dalla «Suite» dall'opera «Ulisse» di Dallapiccola e dal «Concerto per viola e orchestra» di Ghedini. Solisti: Sabrina Giuliani alla viola; il baritono Alan Opie; gli Electric Phoenix (Olive Simpson e Jacqueline Barron soprani, Meriel Dickinson e Carol Hall mezzosoprani, Peter Hall e Alan Belk tenori, Michael Dorè e Simon Grant bassi). Ancora da scegliere il soprano. Sound design Hugh Macdonald, direttore artistico Terry Edwards. La «Suite» di Dallapiccola comprende Prologo, Intermezzo Sinfonico e Epilogo. Il «Concerto» appartiene al cosiddetto «Ghedini barocco» e verso il finale prevede anche l'impiego di una viola d'amore, con corde d'argento sottese a quelle normali, per produrre un suono più Giorgio Gualerzi

Luoghi citati: Milano, Torino