Il segreto della first lady «Nel'45 vittima dei russi»

Un giornale rivela «Hannelore Kohl aveva allora 12 anni» Il segreto della first lady «Nel '45 vittima dei russi» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «La storia non è sempre stata così lieta», titola «Tango», un nuovo settimanale dai toni spregiudicati e avido di sensazioni forti. Bisogna leggere tutto il servizio, dedicato al ritiro delle truppe russe dal territorio tedesco, per capire: e accorgersi che l'articolo lascia intravedere una svolta nei rapporti fra mass media e leadership politica. La moglie del cancelliere Kohl, scrive il giornale, nasconde da quasi cinquant'anni un segreto doloroso: mentre era in fuga dalla Sassonia dopo l'occupazione sovietica, l'allora dodicenne Hannelore è stata «seriamente ferita» da alcuni soldati dell'Armata Rossa. Un eufemismo, suggerisce «Tango», che nasconde violenze personali molto gravi. Come in Inghilterra, come in Italia, come in Francia, anche in un Paese tradizionalmente cauto come la Germania i mass media hanno deciso di alzare il velo sulla vita privata della classe politica di casa, di indagare nella storia personale di ministri e cancellieri, di fabbricare scoop frugando nel passato di familiari illustri? I primi contestati passi verso la caduta dell'ultimo tabù legati alle turbolenti vicende matrimoniali del ministro Theo Waigel - sono già un ricordo dopo le rivelazioni dell'ultimo nato in casa «GrunerJahr», il gigante editoriale di Amburgo che pubblica fra l'altro il più titolato «Stern». Soprattutto perché al centro questa volta c'è Hannelore, il volto femminile più familiare ma anche meno conosciuto e più schivo, nel palazzo a Bonn. Una donna che quando apparve in uno show televisivo fu criticata e derisa dallo «Spiegel» per la scelta dei vestiti, le osservazioni considerate fuori luogo e il desiderio troppo manifesto di imitare «il modello Hillary», la first lady americana che molti considerano fastidiosamente esplicita, qui. Ma una donna, anche, molto gelosa della propria privacy e del ruolo professionale di «moglie del Cancelliere»: un compito che da sempre svolge con diligenza ma in sordina, che ama includere nell'elenco dei suoi hobby, e che almeno finora era stato sufficiente a ga¬ rantire il silenzio intorno a lei, ad assicurare l'assenza di pubblicità e «rumori» imbarazzanti, a tutelare il riserbo sulle abitudini in famiglia. Del suo presente si conosce soprattutto l'impegno in favore dei cerebrolesi. Del suo passato fino all'invasione di «Tango» erano emersi episodi radi e sparsi: si sa che ha conosciuto il futuro sposo giovanissima, su una pista da ballo di Ludwi gshafen, nel Palatinato, dove il futuro Cancelliere - allora diciottenne - si divertiva spesso con gli amici di scuola. Si sa che il fidanzamento è durato poco, e che dal matrimonio celebrato nel '60 - sono nati due figli dei quali pure la stampa tedesca non parla mai: Walter di trent'anni e Peter di ventotto, che due anni fa subì ferite gravissime in un incidente su un'autostrada italiana. Del suo passato più lontano si sapeva, anche, che cinquant'anni fa Hannelore Renner viveva a Doebeln, un villaggio sassone dov'era sfollata da Lipsia con la madre Irene; si sapeva che andava a scuola mentre la madre era occupata in una fabbrica vicina, e che alla fine fu costretta a lavorare alla stazione ferroviaria del paese. Non si sapeva ancora che un giorno del '45, mentre cercava di raggiungere i nonni nel Palatinato, Hannelore fu aggredita da un gruppo di soldati sovietici. «Tutto questo però è il passato, ho lasciato tutto alle mie spalle», come lei stessa ha dichiarato confermando uno stile misurato e sobrio: «Non possiamo e non dobbiamo portare nel futuro le ingiustizie del passato». [e. n.] Un giornale rivela «Hannelore Kohl aveva allora 12 anni» Rotto per la prima volta il silenzio sul passato della moglie del Cancelliere riservata e gelosa della sua privacy Qui accanto e al centro immagini dei festeggiamenti per la caduta del Muro a Berlino nel 1989 A sinistra la signora Hannelore Kohl

Persone citate: Hannelore Kohl, Kohl, Renner, Stern, Theo Waigel

Luoghi citati: Amburgo, Berlino, Bonn, Francia, Germania, Inghilterra, Italia