Firmalo il contratto del terzario

Firmalo il contratto del ternario LAVORO L'accordo interessa 2 milioni e mezzo di persone nel commercio e nei servizi Firmalo il contratto del ternario Aumento medio di 147 mila lire e orario ridotto ROMA. Firmato l'accordo per il contratto dei due milioni e mezzo di lavoratori del terziario, della distribuzione e dei servizi. Scaduto lo scorso 31 marzo, è stato raggiunto, come già per i metalmeccanici, senza nemmeno un'ora di sciopero. «E' un buon contratto», hanno commentato i sindacati. Rappresenta «un salto di qualità nelle relazioni sindacali», osserva soddisfatta la Confcommercio. Lunedì l'intesa verrà sottoposta all'assemblea dei delegati sindacali. Se sarà giudicata favorevolmente le parti firmeranno l'accordo davanti al ministro del Lavoro. Tra i punti più qualificanti: aumento per il livello medio - quello in cui sono inquadrati, ad esempio, i commessi - di 147 mila lire lorde nel biennio '95-'96; erogazione «una tantum» di 350 mila lire. Gli addetti del settore hanno «strappato» anche una riduzione dell'orario di lavoro che - spiega Luigi Piacen¬ ti, segretario nazionale Filcams «supera diversificazioni ingiuste e distorsive della concorrenza». Più precisamente: per tutta la grande distribuzione, comprese le catene e i discounts l'orario settimanale è ridotto a 38 ore, mentre per gli addetti alle pompe di benzina autostradali l'orario passa da 44 a 40 ore settimanali. L'aumento previsto dall'accordo siglato tra Confcommercio e i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil sarà distribuito in due tranches: la prima, di 77 mila lire dal primo gennaio '95, la seconda, di 70 mila lire dal primo gennaio '96. Anche l'cuna tantum» sarà erogata in due tempi: 200 mila lire a novembre '94 e 150 mila lire a febbraio '95. Previsti ancora altri aumenti salariali. Al lavoro notturno è riconosciuto un incremento del 15% e il part-time godrà di una maggiorazione salariale sull'orario supple¬ mentare. Per i quadri, infine, è prevista una maggiorazione di 150 mila lire dell'indennità di funzione. Ma al terziario non basta il contratto. La Confcommercio chiama in causa anche Palazzo Chigi. «Questo accordo - ha sottolineato Luigi Trigona, segretario generale della Confcommercio - assicura le condizioni per riprendere la via dello sviluppo, a condizione però che il governo attui una politica economica più attenta al sistema delle piccole e medie imprese, coerente con la crescente terziarizzazione del mercato». Tra le misure auspicate, una legge da vararsi entro breve tempo che garantisca gli sgravi contributivi riferiti alle erogazioni contrattate a livello decentrato. Una richiesta che Confcommercio e sindacati «girano» al governo e alle istituzioni. Statetela Campana

Persone citate: Luigi Piacen, Luigi Trigona

Luoghi citati: Roma