la Borsa e la lira riprendono Baio

la Borsa e la lira riprendono Baio la Borsa e la lira riprendono Baio Torna, con cautela, l'ottimismo degli operatori IL DAY AFTER SUI LISTINI LA Borsa parte debole, penalizzata da consistenti vendite che hanno fatto da coda al «mercoledì nero», ma rapidamente si riprende e chiude la giornata con segno positivo. Non da meno è la lira che, dopo la batosta dell'altro giorno, rialza la testa e recupera per intiero le perdite subite alla vigilia rispetto al marco, portandosi nelle ultime contrattazioni della giornata a quota 1.024-1.026, rispetto alla valuta tedesca, contro un valore di 1.030-1.031 lire di mercoledì. Un recupero consistente che va attribuito alla chiusura di posizioni, ma soprattutto all'andamento sostenuto del dollaro. Ma vediamo nel dettaglio le fasi di questa giornata. Piazza Affari, a metà mattinata, ha cambiato faccia e il mercato ha ritrovato all'improvviso la «voglia di fare»: un clima che si è tradotto, concretamenta, con un aumento degli scambi e con una progressiva risalita dell'indice (il Mibtel che aveva spondato «quota 10.000» è tornato ieri sopra i livelli dell'inizio d'anno, segnando un +0,79%). Si tratta di una vera inversione di tendenza? Gli operatori restano cauti: spazi per un cambio di marcia ci sarebbero, ma nessuno crede che possa avvenire fino a che la finanziaria non avrà superato lo scoglio parla¬ meritare. A favorire un cauto ottimismo hanno contribuito il migliore andamento della lira e delle principali Borse estere, ma anche i dati sull'inflazione e sulla bilancia commerciale. Comunque gli occhi di tutti sono rimasti puntati sui titoli delle banche coinvolte nelle operazioni appena annunciate: secondo gli operatori il mercato su questi titoli è ancora in mano alla speculazione, ma si starebbero avvicinando anche i risparmiatori. Un quadro positivo completato dalla ripresa della lira che, nonostante le incertezze politiche, continua ad essere considerata dagli operatori internazionali una moneta sottovalutata. Un esempio: la banca statunitense Merrill Lynch ha rivisto la sua strategia di investimenti, consigliando, di aumentare l'esposizione verso il mercato italiano. Dicono in sostanza gli americani: la lira è la moneta numero uno al mondo in termini di opportunità di guadagno per gli investitori, mentre i titoli di stato italiano si collocano al terzo posto tra i mercati internazionali. E la nostra valuta ieri si è ripresa sul marco e su tutte le principali divise europee. Un cambiamento di rotta certamente influenzato dalla ripresa del dollaro, favorita da tre pesanti interventi della Fed, la Federai Reserve guidata da Greenspan, a sostegno del biglietto verde. Un'«assiduità», in vista dell'uscita del dato sull'occupazione di oggi, che potrebbe anticipare l'atteso rialzo dei tassi di interesse. Francesco Bullo li presidente della Fed Alan Greenspan

Persone citate: Alan Greenspan, Baio Torna, Francesco Bullo, Greenspan