Antonjoni-Wenders7 primo ciak u Portofino di Fabio Pozzo
Antonjoni-Wenders7 primo ciak u Portofino Da ieri si gira «Al di là delle nuvole» con Sophie Marceau e John Malkovich Antonjoni-Wenders7 primo ciak u Portofino Numerosi carabinieri, allontanati curiosi e troupe tv PORTOFINO. Piove a Portofino. Sophie Marceau, un lungo impermeabile chiaro, pantaloni scuri e camicetta in tinta, capelli raccolti con bigodini, esce dalla sala trucco ricavata da una camera dell'hotel Nazionale, con finestre sulla piazzetta. Sale su una singolare «limousine», molto portofinese: un'«Ape» Piaggio con sedili sul retro, la stessa sulla quale si è seduta tante volte la contessa latitante Francesca Agusta per salire a Villa Altachiara. Tra poco è mezzogiorno. E' il primo giorno di riprese dell'ultimo film di Antonioni, titolo «Al di là delle nuvole», che girerà con il regista tedesco Wim Wenders (c'è anche Tonino Guerra, per la sceneggiatura) dopo 12 anni d'assen¬ za. Giorgio Capriccioli, l'autista, spinge l'«Ape» lungo la salita che porta alla chiesa di S. Giorgio. Un bivio e l'attrice francese è costretta a scendere e a proseguire a piedi. Piove forte, adesso, ma c'è chi le regge un ombrello. Il set - ne verranno allestiti tre a Portofino per le riprese dell'episodio «La ragazza e il delitto», la prima delle quattro storie d'amore che compongono il film, tratte da «Bowling sul Tevere», la raccolta di racconti firmata da Antonioni negli Anni 70 - è stato ricavato all'interno di una villa-torre, di proprietà della famiglia Savinelli, che si affaccia sul porticciolo. Si gira al piano terra e in una camera ai piani superiori, con il camino acceso. Prima con John Malkovich da so¬ lo, poi assieme alla Marceau. Wenders, infagottato in un lungo impermeabile chiaro, è accigliato, scorbutico. Antonioni, con i capelli candidi che spiccano sul giallo intenso della cerata marinara, non è da meno in fatto di nervosismo. La moglie, Enrica Fico, stessa cerata, cerca di rabbonirlo. «O ti calmi o ce ne andiamo tutti», gli sussurra. Una assistente di scena si para davanti a chi nulla c'entra. «Andate via. Avete capito?». E per essere sicura si attacca al walkie-talkie e chiama i carabinieri appostati all'inizio del sentiero. Ce ne sono un po' ovunque, nel raggio di duecento metri dal set. E poi in piazzetta, lungo molo Umberto I. Stanno lì, a prendersi la pioggia e a tenere lontani i curiosi, soprattutto i giornalisti. Il militare esegue l'ordine. Intanto il suo walkie-talkie gracchia: «C'è una troupe tv nascosta nel bosco. Fatela andare via». Si torna in piazzetta. A un tavolino di un bar è seduto Stéphane Tchalgadjieff, il produttore georgiano-francese. La Francia, con lui e Carcassonne, copre il 55 per cento dei 12 miliardi e 600 milioni di spesa. I tedeschi Wenders e Fellsberg ci mettono il 20 per cento, il restante 25 per cento tocca all'italiano Vittorio Cecchi Gori, subentrato dopo il ritiro dell'Istituto Luce. C'è anche l'ex amministratore delegato del «Luce» a Portofino, quel Febee Laudadio che si era dimesso per protesta. Si dice sieda ora a fianco di Wenders, in «quota» tedesca. Tchalgadjieff parla della tensione che c'è sul set. «E' normale. Tempo tre giorni e le cose miglioreranno», dice. Gli si chiede del film, di Antonioni e gli brillano gli occhi: «E' fantastico, è fantastico». Di animi distesi nemmeno l'ombra, invece, al Teatrino, base logistica del film. Qui è possibile strappare qualche informazione in più. A Portofino si girerà sino al 12 novembre: a villa Savinelli, sulla calata nella boutique di Armani (lo stilista è atteso sabato al «Covo di Nord Est» di S. Margherita, ad una festa in onore di Antonioni), e in piazzetta. Poi la troupe si sposterà a Cornacchie e Ferrara, per le riprese del secondo episodio, protagonisti Kim Rossi Stuart e Ines Sastres. Quindi a Aix-en-Provence, dove ci saranno Irene Jacob e Vincent Perez. Una pausa e poi a Parigi, per l'ultimo episodio, con Fanny Ardant e un partner ancora da trovare. Il film sarà pronto per Cannes? «Molto improbabile». Verrà girato anche un documentario per la tv di 52 minuti, sul rapporto tra Antonioni e Wenders e quello tra Antonioni e Ferrara. Regista sempre Antonioni, operatrice Agnès Godard, produttore Fabrizio Mosca. Fabio Pozzo Sophie Marceau ieri sotto la pioggia a Portofino
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