Rinascimento coi pennacchi di Frizzi

Rinascimento coi pennacchi di Frizzi Raiuno, il programma «ecumenico» sul Rinascimento, con Vespa e Lasorella Rinascimento coi pennacchi di Frizzi Angela divulga, Costanzo e Ferrara primedonne RINASCIMENTO, secolo d'oro italiano. Ieri se ne è parlato a lungo su Raiuno, prima serata, nel programma «Grandi Mostre», ispirato all'esposizione veneziana di Palazzo Grassi. Nel compromesso televisivo-divulgativo ci stavano in tanti: c'era Fabrizio Frizzi da Sabbioneta, vestito in panni cinquecenteschi col pennacchio in testa, c'era Piero Angela nella cupola del Brunelleschi, c'era Vespa che spiegava come mai si scelse il Bramante invece che il Sangallo e mostrava la celeberrima saliera di Benvenuto Celimi. Pizzul dagli studi della «Domenica sportiva» parlava di «calcio fiorentino» o «calcio in costume», Gene Gnocchi finiva dentro gli ingranaggi delle macchine leonardesche e Sgarbi discettava, serissimamente, di Leon Battista Alberti e di Rucellai. Maurizio Costanzo e Giuliano Ferrara dialogavano, come gentiluomini d'antico stampo, sul parallelismo Machiavelli-Cesare Borgia/Ferrara-Berlusconi. E discutevano del fine che giustifica i mezzi e della morale separata dalla politica: gli mancava il brandy in mano e il sigaro in bocca. Bravissimi. Fini e D'Alema parlavano dottamente di Stato e dell'idea di Nazione, né mancavano collegamenti con Palazzo Grassi di Venezia e con il Lingotto di Torino, le maestose cupole vere si alternavano a quelle riprodotte con la realtà virtuale. Non si conoscono ancora i dati di ascolto: chissà che qualche spettatore agnostico, attirato dai nomi, non si sia lasciato attirare dal programma altrimenti giudicato una pizza, e stop. Magari gli verrà voglia di vedere la mostra, e di leggere qualcosa sul Rinascimento, e di gradire una televisione che non gridi sempre, non gridi troppo. C'era però qualcuno che aveva gridato allo scandalo, per il pro¬ gramma: come osa, ^elettrodomestico», accostarsi al Rinascimento, gloria d'Italia, divulgarlo, portarlo in prima serata su Raiuno? Toccare il Rinascimento è come toccare la mamma: basta la parola, per insorgere, non è nemmeno necessario sentire, vedere. Ma ieri i telespettatori hanno visto. E si sono chiesti, poco alla volta: è meglio, sul video, parlare d'arte e di cultura o non parlarne? Mettiamo che sia meglio parlarne. Se dunque se ne parla, è meglio farlo in modo didattico, professorale, oppure conviene impiantarci su un po' di spettacolo? Sarà ben meglio costnùrci intomo un po' di spettacolo. E come si fa lo spettacolo? Non avendo altre idee, si chiama quel che passa il convento, cioè le persone che girano, per vari motivi e a vario titolo, per il nostro piccolo schermo, dai giornalisti conduttori, Carmen Lasorella e Bruno Vespa (in comune una intensa voce adenoidea) al nutrito manipolo di eroi, da Frizzi a Catherine Spaak a Barbato, a Sgarbi, a Gene Gnocchi, a Costanzo, a Bagnasco, a Ferrara, a Montanelli, un po' di Rai, un po' di Fininvest, qualche battitore libero. Un'operazione politica compiuta sotto il segno dell'ecumenismo che, come abbiamo visto dalle nomine, si avvia ad essere l'ultima tendenza, dentro e fuori dal video. La televisione nel suo complesso è molto scaduta, lo dicono talmente tutti che sta diventando un luogo comune. E' vero che i programmi veri sono sempre più rari, e che il piccolo schermo è di volta in volta un luogo di dibattito o di rissa, una palestra, un ring reale e metaforico, un prato verde, una platea cinematografica: un luogo specifico di spettacolo, mai. La grande serata dedicata al Rinascimento è stato un esperimento che invece va in questa direzione: prendi un grande tema, una grande mostra e ci costruisci intorno una trasmissione che cerchi di attirare anche chi all'arte e alle sue forme non sarebbe naturalmente interessato. E' inevitabile che la prima serata di Raiuno badi ai grandi numeri, e se vuole trattate l'arte e la storia, lo faccia nel modo il più possibile rivolto a tutti. La televisione non si può permettere troppa serietà. Alessandra Commi Fabrizio Frizzi, in tenuta cinquecentesca, ha partecipato ieri sera su Raiuno (da Sabbioneta) al programma ecumenico dedicato al Rinascimento e alla mostra di Palazzo Grassi a Venezia

Luoghi citati: Bagnasco, Ferrara, Italia, Sabbioneta, Torino, Venezia