In cella santone-stupratore

14 e' stato arrestato per la violenza su una discepola di 20 anni, stava fuggendo in Uruguay In cella santone-stupratore «Sono la reincarnazione di S. Francesco» MILANO. Di santo in questa storia c'è solo Vittore, nel senso del carcere dove da ieri si trova Giuseppe Ciagola, 30 anni, sguardo spiritato, vocazione mistica, comunità di «fedeli» in mezza Italia. Solo uno stupratore, secondo la Questura che lo ha arrestato per aver sequestrato e violentato Loredana, studentessa milanese di 20 anni, una sua ex «adepta». Ciagola è stato arrestato due settimane fa all'aeroporto di Roma Fiumicino. Si stava imbarcando con altre 5 persone - gli «adepti» verso l'Uruguay. Nel Paese sudamericano il giovane voleva costituire un centro religioso per continuare la sua «missione». La notizia dell'arresto è stata tenuta nascosta per 15 giorni. In questo periodo gli inquirenti hanno controllato diverse denunce, molte di genitori timorosi che i loro tìgli fossero stati irretiti dal «santone» dopo averlo incontrato. Lui si difende, giura di essere la reincarnazione di San Francesco e quindi uomo buono e giusto. Ma poi spiega che «il sesso è uno strumento per far crescere spiritualmente». In questura sono convinti del contrario. E raccontano che la denuncia della giovane è particolareggiata. Luoghi, tempi, modi sono ricostruiti meticolosamente. Il primo incontro tra i due risale allo scorso dicembre. E' il fidanzato della ragazza - anche lui un seguace - a presentarle Ciagola. Forse è lo stesso giovane ad offrire al guru la sua fidanzata, in segno di deferen¬ za. Tre mesi fa la violenza. Il «santone» fa irruzione nell'abitazione di Loredana, la chiude in bagno, la picchia. E abusa di lei. «In molti sono venuti a testimoniare la sua bontà», dice il capo della Mobile, Nino D'Amato. Tra questi ci sono persone colte. Giurano di aver visto il santone materializzarsi nella loro abitazione. «Era avvolto in una luce azzurrognola, angelica», spiegano. E sono pronti a raccontare miracolose guarigioni solo con l'imposizione delle mani. A coordinare gli «adepti» - non sono più di una trentina - adesso c'è proprio l'ex fidanzato della ragazza violentata. Anche lui è schierato con il «santone». E a tutti ricorda che era stato proprio Ciagola a profetizzare che «presto si sarebbe parlato di lui, molto presto se ne sarebbero occupati i giornali». Detto fatto, dopo la denuncia di Loredana. «Mi ha plagiato, mi schiavizzava», racconta la giovane agli inquirenti. Lui ribatte punto per punto: ripete il ritornello di San Francesco e pure quello di San Giovanni apostolo, dei quali si sente la reincarnazione. Nega la violenza, giustifica la «terapia» spirituale. Le manette al «santone» non sembrano aver chiuso la vicenda. La polizia sta ricostruendo in mezza Italia la storia dell'uomo che in pochi anni ha raccolto seguaci a Milano, Firenze e Pesaro. Base di partenza la comunità di Casimina di Auditore, in provincia di Perugia. Vicino ad Assisi Ciagola stava per aprire un altro centro. Singolare il suo curriculum, raccontato per esteso agli inquirenti. Il giovane, che viene dalla provincia di Agrigento, da bambino venne affidato dai genitori a un collegio di suore. «Erano sadiche», racconta lui adesso. A sei anni c'è il primo «incontro» con gli angeli. Per sei mesi tornarono tutte le sere a istruirlo, giura lui. Giuseppe Ciagola ha solo la licenza media, ma dice di parlare 27 lingue, aramaico compreso. Ad istruirlo - manco a dirlo gli «angeli». Fabio Potetti ifilffl i i i La polizia indaga sulle sue attività Dirigeva tre comunità A sinistra, il «santone» Giuseppe Ciagola. A destra, Assisi

Persone citate: Fabio Potetti, Giuseppe Ciagola, Nino D'amato