Passatore e l'avventura del signor Bonaventura

Seminario su Tofano e poi in scena a dicembre Seminario su Tofano e poi in scena a dicembre Passatore e l'avventura del signor Bonaventura Ci voleva Sergio Tofano per ricondurre a Torino Franco Passatore. Dopo avere divorziato dal Teatro Stabile, questo attore-regista che ha da sempre nel sangue il teatro per ragazzi, se ne era tornato a Milano, la propria città. Ora è di nuovo qui. «Ma da straniero», dice. Tiene (con Anna Cuculo) un seminario su Tofano per giovani attori usciti dalle scuole torinesi. Una selezione drastica: ha esaminato 120 ragazzi per scegliere gli 11 che, il 24 dicembre, interpreteranno all'Alfieri «Qui comincia l'avventura de1 signor Bonaventura». Dal 17 al 26 febbraio lo spettacolo si trasferirà all'Erba. Ma gli incontri-lezione non servono soltanto a preparare uno spettacolo. Passatore sostiene che si tratta di recuperare uno scrittore, un personaggio e una maniera teatrale di fondamentale importanza espressiva. Lui è un devoto di Tofano. Conobbe il suo personaggio più famoso, Bonaventura, negli Anni 30, sulle pagine del «Corriere dei piccoli». Ripetè l'incontro, qualche anno dopo, sulle scene dell'Odeon o del Nuovo. A 16-17 anni ci fu, finalmente, l'incontro umano. Erano gli anni della Repubblica di Salò. «Per Milano girava un signore impeccabile nel suo papillon». Era Tofano che, a causa della linea gotica, viveva separato dalla famiglia: lui a Milano, la moglie Rosetta a Roma. «Gli chiesi un autografo - ricorda Passatore -. Mi colpì molto la solitudine dell'uomo». Gli incontri continuarono. Il giovane Passatore, che nel frattempo si era iscritto a una scuola di recitazione, aspettava ogni giorno il suo idolo in corso Vittorio Emanuele: «Non per sentire grandi discorsi, perché Tofano parlava pochissimo. Vedevo in lui non solo il padre di Bonaventura, ma anche del Bellissimo Cecè». Nel '50 entrò come attore al Piccolo Teatro e recitò con Tofano nella «Morte di Danton» di Biichner. «Avevamo lo stesso camerino. Dividerlo con lui non era uno scherzo. Intanto imparavi a curare i costumi, poi vedevi che cos'era il vero rispetto per i colleghi». Il binomio Tofano-Passatore ebbe una qualche durata. A ciò si aggiunse l'intrusione non secondaria di Torino, poiché in questa città si ebbero i debutti più significativi di Bonaventura: nel 1926 al Carignano la compagnia Almirante-Rissone-Tofano-De Sica rappresentò «Qui comincia la sventura del signor Bonaventura»; nel '36 all'Alfieri esordì «L'isola dei pappagalli» ancora con la Almirante-Rissone; nel '79 al Gobetti Passatore mise in scena «Una losca congiura di Barbariccia»; infine nell'86 al Carignano ci fu una nuova edizione dell'«Isola dei pappagalli», ancora con la regia di Passatore. Franco Passatore tiene con Anna Cuculo il seminario su Tofano. Il 24 dicembre andrà in scena «Qui comincia l'avventura» prima all'Alfieri, poi al Teatro Erba fano per verificarla». Prova anche a mostrarla quella forma di recitazione elettrica, tutta scatti, vicina più al marionettismo che al movimento umano. E' suggestivo; e capisci che potrebbe aprire una nuova possibilità interpretativa. Conferma Passatore: «Vorrei che Tofano entrasse nelle scuole di recitazione. Sono sicuro che è importantissimo per la complementarità di un attore». Intanto l'insegnamento passa ai ragazzi. Vedremo quel che succederà. Un bel percorso. «Oggi dobbiamo rispondere al testamento artistico di Tofano, siamo gli eredi dei suoi insegnamenti», dice il regista. E viene fuori, inevitabilmente, il discorso sulle maschere della Commedia dell'Arte, che Bonaventura incarna e reinventa in chiave contemporanea. Ma non solo. Per Passatore è importantissima la didattica tofaniana, che richiama l'attore biodinamico di Mejerch'old. «Se è vera l'importanza di Mejerch'old e del suo teatro della stilizzazione, non c'è niente come il testo di To¬ Osvaldo Guerrieri ASSOCIAZIONE PIEMONTESE GALLERIE ARTE MODERNA ACCADEMIA. Dino Costanzo. ARTEINCORNICE. Stefano Piali. BERMAN. Pittori dell'800 omaggio a Carlo Follini. BERMAN 2. Giacomo Manzù. BIASUTTI. Luigi Spazzapan. DAVICO. Dino Boschi. MICRO' (p. Vittorio 10). Irene Invrea. NARCISO. Eugenio Guglielminetti. PIRRA (c V. Emanuele 82. 1. 543.393). Boris Lavrenko.

Luoghi citati: Milano, Roma, Salò, Torino