Una piscina incompiuta con spese miliardarie

Una piscina incompiuta con spese miliardarie Una piscina incompiuta con spese miliardarie «Nell'elementare fate spazio per un asilo» Sulla piscina di Pinerolo incombe un pesante punto interrogativo, per rispondere al quale è stato convocato un vertice tra le forze di maggioranza che governano la città. Non sono pochi i dubbi da sciogliere. Innanzitutto: lasciarla così com'è? E' una piscina scoperta. Sarà utilizzabile, quando il primo lotto di lavori sarà ultimato, tutt'al più un paio di mesi l'anno. Oppure, pur di seguire le originali intenzioni riassunte in un vecchio progetto ormai da buttare, è necessario mettere in conto lavori di copertura con soldi che nelle casse comunali al momento non ci sono? Nel problema s'inserisce - secondo quanto sostengono in Comune - anche uno svarione tecnico: realizzando in un secondo tempo la copertura si potrebbero danneggiare i lavori eseguiti in precedenza. Insomma, bisognava pensarci prima. Ora l'unica soluzione per andare avanti sembra sia quella di coordinare gli eventuali lavori necessari per la copertura con quelli attualmente in via di ultimazione. Il primo passaggio delicato del rebus è comunque la spesa da affrontare: tre miliardi e 700 milioni per coprire la vasca; un miliardo e 350 milioni in più rispetto ai costi preventivati nel 1988 all'atto dell'appalto-concorso. Un vero pugno nello stomaco per le finanze comunali già al lumicino. Ma i tempi stringono. Il primo lotto dell'opera potrebbe essere consegnato nel giro di pochi mesi. Tra le forze politiche tuttavia sopravvivono non Tutto esaurito negli asili di Ciriè. Da alcuni anni si parla di lunghe liste d'attesa per frequentare gli asili statali della cittadina. Da tempo ancor più remoto ci sono diverse famiglie che richiedono l'istituzione di nuove sezioni di scuola materna. La protesta di alcune madri è riesplosa proprio in questi giorni. «Vorremmo aprire una nuova sezione alla scuola elementare "Ciari". C'è la disponibilità di spazio, dovuta soprattutto al calo demografico. Non è poi così difficile adattare un'aula alle esigenze dell'istruzione materna». Continuano: «Non occorrono grandi interventi edilizi, in più la struttura di via Taneschie consentirebbe di avere l'ingresso separato dai corsi elementari». L'indice d'accusa è puntato contro il Comune, accusato di non appoggiare questo progetto. Mentre il «Collodi» deve essere sottoposto ad urgenti lavori di manutenzione e il «Lazzaroni» attende la chiusura definitiva a causa dell'obsolescenza, l'unica via di uscita rimane la struttura di via Lanzo. La nuova scuola materna dovrebbe risolvere definitivamente i problemi di sovraffollamento, ospitando quattro sezioni. «I lavori di costruzione sono già iniziati e dovrebbero concludersi entro il dicembre del 1995» assicura l'assessore all'Istruzione Giuseppe Catalano. «Il consiglio comunale ultimamente ha anche approvato lo stanziamento di 6 milioni per aprire una nuova sezione alla "Ciari". Contiamo di attivarla dal 1° settembre dell'anno prossimo», [g. già.] Gino Camurati assessore ai Lavori Pubblici pochi dubbi. Questa piscina, pensata agli inizi degli Anni Ottanta, è stata portata avanti tra un'infinità di contrasti e cantieri bloccati. Concepita dall'Amministrazione guidata da Francesco Camusso, nel 1982, finanziata successivamente con 900 milioni attinti da fondi statali, il cantiere prese vita soltanto sei anni dopo. Adesso costerà una cifra stimata fra i 4 miliardi'e mezzo e i 5 miliardi di lire prima di averla «chiavi in mano». «Fu un errore di dodici anni fa - sostiene Gino Camurati, assessore ai Lavori Pubblici Adesso però sarebbe una follia lasciarla così, butteremmo via dei soldi». Fra le tante incertezze, ci si chiede anche se l'impianto sportivo avrà realmente una potenziale utenza. Camurati non ha dubbi: «Creiamo la struttura, poi l'utenza arriva». Concorda l'assessore allo Sport, Angelo Di Staso: «Tutta colpa dell'aumento dei costi, ma non possiamo certamente fermarci qui». [a. ta.l

Persone citate: Angelo Di Staso, Camurati, Ciari, Francesco Camusso, Gino Camurati, Giuseppe Catalano, Lazzaroni

Luoghi citati: Ciriè, Pinerolo