Rifiuti divìsi e riciclati di Antonio Giaimo

Presentato in Regione un piano 4i raccolta differenziata Presentato in Regione un piano 4i raccolta differenziata Rifiuti divìsi e riciclati A Torino e nei 19 Comuni vicini Un piano per la raccolta differenziata dei rifiuti. Entro fine anno potrebbe decollare a Torino e in 19 Comuni della cintura: Moncalieri, Nichelino, Trofarello, Villastellone, La Loggia, Carignano, Piobesi, Vinovo, Virle, Pancalieri, Osasio, Lombriasco, Castagnole, Candiolo, Orbassano, Piossasco, Binino, Beinasco e Bivalta. Il progetto è stato elaborato e presentato in Regione dal Consorzio Torino Sud, che già gestisce la maxidiscarica di Beinasco: su una superficie di 15 mila metri quadri sorgeranno 4 capannoni per lo stoccaggio separato dell'immondizia (rifiuti normali e ingombranti), più un'ala destinata a uffici e magazzino. Oltre all'impianto centrale, saranno realizzate tra i Comuni più popolosi 8 stazioni intermedie di raccolta, a supporto dei cassonetti e per ridurre al minimo i trasporti nell'impianto centrale. Costo totale dell'opera, oltre tre miliardi, solo metà dei quali sarebbe investita subito, con il 50 per cento di contributo regionale e il resto già stanziato dai 20 Comuni aderenti al consorzio. L'impianto modulare verrebbe Pronto l'impianto che illuminerà una gara della Coppa del Mondo dovremmo costruire discariche sempre più grandi». L'area che ospiterà l'impianto è da individuare: «La sceglieranno i Comuni del Consorzio» garantisce Giarrusso. «Appena la Regione darà il via ogni sindaco potrà indicare un sito nella sua città o in altre». Chi l'accoglierà otterrà indicativamente 950 milioni dall'acquisto del terreno, sconti sul trasporto dei rifiuti (tariffe da stabilire) e precedenza per le assunzioni nell'impianto: «L'ideale è un'area industriale, lontana da abitazioni: essendo già urbanizzata risparmieremmo i costi d'allacciamento». Il Consorzio smaltirà carta, cartone, plastica, lattine e resti di potature. I camion depositeranno il materiale in un «capannone tecnologico» di seimila metri cubi: un nastro meccanico lo trasporterà in un deferrizzatore e in una pressa imballatrice che stoccherà separatamente i rifiuti. Nessun rischio per le falde acquifere: nulla verrà interrato, tutto riutilizzato. «Il che - nota Garruso - ridurrà almeno del 30 per cento la quantità di rifiuti». Costo totale dell'opera: oltre tre miliardi. L'impianto modulare verrebbe completato nell'arco di tre anni. completato nell'arco di tre anni. Condizionale d'obbligo, finché la Regione che ha in esame il piano, non darà il via libera. Fernando Giarrusso, vicepresidente del consorzio: «Sulla raccolta differenziata si fa molta demagogia. Ciò che viene separato nei cassonetti spesso finisce in un'unica discarica, perché mancano interesse e attrezzature. Proponiamo una società mista Consorzio-Privati-Comuni che abbia interessi concreti a recuperare il più possibile: dalla plastica i Comuni potrebbero ot¬ tenere ad esempio il rivestimento di panchine per i giardini pubblici, dalla carta materiale per ufficio, favorendo inoltre nuova occupazione con l'insediamento di aziende attrezzate». L'esigenza della raccolta differenziata è oggettiva: «In Piemonte - spiega Laura Cima, assessore all'Ecologia di Moncalieri - si producono ogni anno 1500 tonnellate di rifiuti. Solo nel nostro territorio lo smaltimento giornaliero è cresciuto in 19 mesi da 5 etti per abitante a un chilo e mezzo. Senza differenziare Marco Accossato I sindaco Francesco Jayme scorso anno, quando si era provato in via sperimentale ad illuminare la pista con un impianto elettrico molto più semplice rispetto a quello che stiamo si sta realizzando, ci siamo resi conto che la nostra stazione sciistica avrebbe potuto offrire ai prossimi Giochi Invernali del '97 una struttura sportiva unica nel suo genere. Il sogno ora sta diventando realtà». Antonio Giaimo Mazze, un marocchino

Persone citate: Binino, Candiolo, Carignano, Castagnole, Fernando Giarrusso, Francesco Jayme, Giarrusso, Laura Cima, Marco Accossato