Sud Tiralo aria di rivolta

Sud Tiralo, aria di rivolta Sud Tiralo, aria di rivolta La Svp: c'è rìschio di terrorismo MARTINO Vienna «Vegliamo noi su Bolzano» che noi dobbiamo contribuire ai sacrifici e ai tagli. D'accordo. Però lo vogliamo fare sulle spese future, non su quelle passate». Dicono che il ministro del Tesoro Lamberto Dini, non più tardi di una settimana fa, aveva garantito quello che adesso è stato cancellato. «Ci chiedono di accollarci nuove competenze, magari di prenderci in carico gli insegnanti che oggi sono pagati dallo Stato? Va Dumwalder: è una ripicca fascista Tireranno la cinghia anche gli italiani In alto: manifestazione di protesta in Alto Adige Qui accanto: gli irriducibili schutzen VIENNA. Continua a interessare Vienna la disputa fra Roma e l'Alto Adige sui tagli previsti dalla legge finanziaria: secondo la provincia autonoma di Bolzano, tali «sacrifici» minacciano l'autonomia regionale garantita dall'accordo del «pacchetto». E questo fatto preoccupa non poco il governo austriaco, soprattutto perché la crisi viene dopo la firma dell'accordo italo-austriaco che sembrava aver concluso decenni di incomprensioni e di dure critiche reciproche: Vienna accusava Roma di colpevole lentezza nell'attuazione delle clausole dello statuto d'autonomia mentre da parte italiana si accusava l'Austria di non usare mano abbastanza severa nei confronti degli estremisti sudtirolesi. Ora sulla diatriba tra Roma e Bolzano in merito ai tagli finanziari alla provincia autonoma, è intervenuto con decisione il ministro degli Esteri austriaco Alois Mock, che si trova in Lussemburgo per la riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea. Mock ha nuovamente rivendicato il molo del suo Paese, che ha sottoscritto come «garante» il pacchetto per l'Alto Adige, e ha fatto sapere che «l'Austria farà fronte alla sua posizione quale Nazione tutrice dei sudtirolesi». Il responsabile della diplomazia austriaca ha definito uno «sviluppo inquietante» la prevista riduzione di oltre 300 miliardi di lire del bilancio altoatesino. Mock ha tuttavia precisato - facendo riferimento alla proposta di Dumwalder - che Vienna intende per il momento aspettare l'esito di nuovi colloqui fra rappresentanti del governo italiano e altoatesini e «eventuali passi (da parte di Bolzano, ndr) presso la Corte costituzionale». «Vienna - ha concluso il ministro degli Esteri austriaco -appoggerà tutti i passi politici e giuridici dei sudtirolesi per la soluzione del problema. Senza i contributi romani, l'autonomia altoatesina non è infatti funzionale». Da parte sua Pietro Mutolo di An afferma che l'emendamento Dini non è stato bocciato dalla commissione Finanze, ma ritirato dal governo su proposta di An per nuovi chiarimenti. Mitolo accusa la Svp di polemiche strumentali, ed afferma che ci saranno meno soldi per tutti e non silo per l'Alto Adige: «Tutti dobbiamo concorrere per risanare una situazione economica che è gravissima. Pertanto anche l'Alto Adige deve fare i suoi sacrifici». [r. L]

Persone citate: Alois Mock, Dini, Lamberto Dini, Mitolo, Mock, Pietro Mutolo