Il dramma

Il dramma Il dramma Dall'agguato all'espianto L'AGGUATO. Reginald Green, 63 anni, la moglie, Margaret Sherrard, di 36, i figli Nicholas di 7 e Eleanor di 4, arrivano in Italia a metà settembre. Green, piccolo editore a Bodega Bay ISan Francisco), e la moglie hanno preparato da tempo il viaggio. Ai suoi compagni Nicholas dice di essere orgoglioso di poter visitare il Colosseo, «dove i gladiatori combattevano per la vita». 11 27 settembre i Green arrivano a Paestum. Due giorni dopo la famiglia lascia l'albergo e sulla Y10 presa a nolo imbocca la Salerno-Reggio Calabria. E' diretta a Palermo. La sera del 29 settembre, mentre stanno attraversando il tratto vibonese della SalernoReggio Calabria, i Green cadono nell'agguato dei rapinatori. LA MORTE. Nicholas è ferito alla tosta dai proiettili sparati dai banditi, che affiancano la Y10 su una Fiat Uno bianca, per poi darsi alla fuga, una volta constatato il fallimento del1'«arrembaggio». Il bambino è trasportato all'ospedale di Polissena poi, viste le sue condizioni, trasferito al Policlinico di Messina dove i medici tentano un delicato intervento di neurochirurgia. Ma le condizioni di Nicholas restano gravissime: non esce dal coma profondo provocato dalle lesioni cerebrali. La mattina del 1° ottobre l'elettroencefalogramma non rileva più attività cerebrali. Nicholas viene dichiarato clinicamente morto. LA DONAZIONE. I genitori danno subito il loro assenso all'espianto degli organi. Trascorso il periodo previsto dalla normativa in materia, il cuore, il fegato, i reni, le cornee e il pancreas di Nicholas vengono espiantati. Nel giro di poche ore sono reimpiantati in sette pazienti. Dal momento in cui la notizia della morte di Nicholas viene resa pubblica, il Policlinico di Messina prima, e l'albergo dove i Green sono alloggiati poi, diventano meta di decine di persone che vogliono tributare l'ultimo saluto al bimbo ucciso dai banditi e ringraziare i familiari per il loro gesto. ALQUIRINALE.il 4 ottobre Reginald e Margaret Green, con Eleanor, vengono ricevuti dal presidente della Repubblica Scalfaro e dal presidente del Consiglio Berlusconi. Dopo l'autopsia la salma di Nicholas, a bordo di un Boeing dell'Aeronautica militare partito da Catania, giunge a Roma prima del trasferimento in California. L'aereo prima di arrivare negli Stati Uniti fa due scali tecnici, uno in Inghilterra e l'altro in Canada. Il 14 ottobre, accompagnata dal suono triste di una cornamusa, la bara bianca di Nicholas viene sepolta nel cimitero cattolico di Bodega Bay. Così hanno voluto i genitori, nonostante siano di fede battista.