Dovevamo fare in fretta

« « Dovevamo fare in fretta » Masone: anche la gente ci ha aiutati omicidio un po' anomalo? «E' chiaro. L'ipotesi iniziale, che poi s'è rivelata esatta se gli autori sono quelli che abbiamo preso, era che certamente non si trattava di malavita organizzata. Perché non avrebbero scelto quell'obiettivo, e perché non avrebbero provocato conseguenze letali come invece è stato, provocando una mobilitazione non solo nostra ma anche della gente comune». La popolazione locale ha collaborato alle indagini? «Certamente. Per lo meno posso dire che non abbiamo avuto ostacoli, il che, in una zona come quella, è già un grande successo». Che cosa pensa delle polemiche sollevate nei giorni scorsi negli Usa sulla «polizia italiana menefreghista»? «Gliel'ho detto, cerchiamo di rispondere con i fatti, anche ad accuse che sinceramente non hanno molto senso. Quando si prende srmnto Hr un fi«+n col vecchio si¬ stema della gomma a terra, senza atti di violenza, per imbastire un grande ricamo sull'insicurezza sulle nostre strade, significa travisare la realtà. S'è parlato di 7000 rapine ai Tir, quando invece sono 700, molte delle quale scoperte col recupero della refurtiva. Oppure s'è detto che sul quel tratto dell'autostrada ci sono scio due pattuglie; sono cinque, ma il problema non è tanto la presenza sull'autostrada, bensì il controllo sul territorio circostante: è lì che si fa la prevenzione». L'avvocato italo-americano ha parlato anche della cattiva accoglienza in commissariato. «Su quell'episodio stiamo facendo tutte le verifiche, e se sarà accertato prenderemo i prowedimenti necessari. Ma io voglio ricordare che i genitori di Nicholas ci ringraziano ancora adesso per l'accoglienza e l'assistenza che hanno avuto. Ci potranno anche essere casi di atteggiamenti negativi

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