Francia «assicurati per legge contro gli sbagli dei medici»

16 Francia, «assicurati per legge contro gli sbagli dei medici» UNO SCUDO PER I PAZIENTI CHI paga, in Francia, i danni per il sangue infetto? Ovviamente lo Stato: sono coinvolti i suoi ministri. E per l'ormone della crescita, che ha provocato la malattia di Kleursfeld Jacob? Ancora lo Stato: sono pochi casi, è un peso sostenibile. Ma chi pagherà per le 400 mila persone che hanno contratto l'epatite C dopo una trasfusione? La questione è ancora aperta. Così come è ancora per strada il progetto di legge sui rischi terapeutici. Intanto però gli assicuratori, un po' già trascinati ai risarcimenti, un po' allettati dalla possibilità di entrare alla grande nel business dell'assistenza sanitaria, hanno proposto al governo francese un progetto con il quale si farebbero carico dei rischi terapeutici. Il presidente della federazione nazionale, chiudendo nei giorni scorsi un seminario all'Assemblea nazionale sugli incidenti medici, ha annunciato: «Signori deputati, noi siamo pronti. Abbiamo un progetto semplice, pratico, applicabile subito». In pratica, un premio » cento franchi (circa 30 mila lire) su tutti i contratti sul rischio-casa. Il consumatore-paziente, infatti, si ribella sempre più spesso al medico che non l'ha guarito e lo porta in tribunale. D'altronde, sborsa mediamente più di 10 mila franchi all'anno (circa tre milioni) e in cambio pretende, se non proprio la salute, almeno la perizia. Ed è disposto a farsi un'assicurazione complementare: il 60 per cento, se- condo un sondaggio della Sofres, preferisce questa strada a un aumento delle tasse, che soltanto il 22 per cento considera con favore. I processi per imperizia sono all'ordine del giorno negli Stati Uniti: dei 600 mila medici in servizio, dicono i dati '91, 80 mila sono stati trascinati in tribunale dai pazienti insoddisfatti. In Francia la percentuale non è ancora così drammatica sempre nel '91, ci sono stati soltanto 2676 incidenti su oltre 400 milioni di interventi medici - ma, davanti alla prospettiva di una denuncia, la fiducia tra medico e paziente inevitabilmente s'incrina. E i medici saranno sempre più spinti a restare nella tradizione anziché tentare interventi più audaci, ma anche più rischiosi. Sono ormai dieci anni che i ministri della Sanità francesi si palleggiano una legge sul rischio terapeutico, arenandosi uno dopo l'altro di fronte alla sua complessità. Anche l'attuale governo ritiene che «la distinzione tra rischio, colpa e re¬ sponsabilità ponga un proble ma troppo complesso». E certamente Balladur non rischierà una spaccatura su questo tema. Con buona pace delle assicurazioni, di un certo numero di medici favorevoli alla copertura del rischio e di molti potenziali malati. Che, frastornati dalle notizie trionfalistiche sui progressi della medicina, ritengono che il medico abbia l'«obbligo di risultati» anziché, più modestamente, l'«obbligo di ricorrere ai mezzi di cura più adeguati». [m. ver.] 3 MASSIMALI PER SINISTRO (in milioni) 200 MEDICO GENERICO 290.000 MEDICO CHE N0N FA INTERVENTICHIRURGICI 486.000 MEDICO DENTISTA RADIOLOGO GINECOLOGO 711.000 MEDICO CHE FA INTERVENTI CHIRURGICI CHIRURG0-MEDIC0 ANESTESISTA 1.446.000 0STETRICA (levatrice diplomata) INFERMIERE DIPLOMATO 241.000 VETERINARI0-ADDETTO ALLA VIGILANZA 486.000 "UUU ^1 ^> 300 500 1.000 348.000 418.000 501.000 583.000 700.000 841.000 853.000 1.024.000 1.230.000 1.735.000 2.082.000 2.502.000 289.000 347.000 417.000 583.000 700.000 841.000 QUANTO COSTA AL MEDICO LA POLIZZA 3 "UU

Persone citate: Balladur

Luoghi citati: Francia, Stati Uniti