«Toccherà a un argentino» di Enrico Benedetto

«Toccherà a un argentino» «Toccherà a un argentino» Jean Guitton: l'ha già scelto Wojtyla IL FILOSOFO CATTOLICO GPARIGI IOVANNI Paolo II conosce già il nome del futuro Papa. E io credo sarà un cardinale argentino». A 93 anni Jean Guitton massimo filosofo cattolico vivente - non ha perso la verve. Ma subito aggiunge, per timore di essere frainteso: «So bene quel che dico. Ci ho riflettuto a lungo». Ma non vuole andar oltre. «Mica posso dirle come si chiama, è un segreto. Aspettiamo, e si vedrà». «Peraltro, Giovanni Paolo II sta benissimo, altro che successore da nominare in tempi brevi. L'ho visto la settimana scorsa. Eravamo lì tutt'e due con la nostra brava canna da passeggio ma in buona forma. "Ecco, tra 20 anni mi piacerebbe essere come Lei"» scherzava. Nel suo alloggio di Saint-Germain, Guitton accoglie volentieri visitatori e domande importune. Il nuovo Concistoro penalizza il Vecchio Continente. La stupisce? «Stavo proprio leggendolo su "Le Figaro". Anziché l'Europa il Papa ha scelto l'Universo. Come non dargli ragione? E voi italiani non lamentatevi per la ventina di cardinali superstiti che annovera il vostro Paese: i francesi sono ancora meno. Ben altri gli elementi su cui bisogna riflettere. Le graduatorie nazionali non m'interessano». Dica Lei, professore... «Tra le ultime nftmine mancano gli uomini d'apparato, le eminenze grigie vaticane. Il Pontefice trova ormai altrove i suoi uomini, "al fronte" e nelle chiese locali». Il Concistoro vera «squadra del Papa» per dirla in termini calcistici? «Guardiamoci dalle interpretazioni maliziose. Trovo normale, legittimo, anzi positivo che un successore di Pietro longevo come Giovanni Paolo II finisca per ritrovarsi circondato a larga maggioranza da cardinali che gli devono l'incarico». Anche se in tal modo giungesse a «pilotare» il successore? Sarebbe forse la prima volta. «Non semplifichiamo troppo le cose. Ma è chiaro che Giovanni Paolo, papa straordinario, inimitabile, profondamente altro da ogni suo predecessore, innova la Chiesa a molteplici livelli. Senza esclusione alcuna». Già declassata, l'Europa subisce un altro choc. L'egemonia dei Paesi occidentali cede terreno all'Est europeo. Perché? «Lo chieda al Papa. Qualcuno può rispondere che il futuro dell'umanità cristiana riposa proprio sulle regioni che Giovanni Paolo sembrerebbe oggi premiare. Ma è sbagliato privilegiare troppo i criteri geografici. Il Pontefice non aveva dinnanzi un atlante ma persone. Scartarne alcune - fedeli servitori della Chiesa e in più amici deve essergli costato non poco». Il dopo-Giovanni Paolo II mobilita già i cardinali? «Sanno che il Papa muore, come noi tutti. Logico non vogliano farsi cogliere impreparati. Ma la forza e l'energia di quell'uomo sorprenderanno ancora». Come l'ha trovato, nel vostro ultimo colloquio che avete avuto? «Bene. Ero a Roma per una mostra dei miei quadri. Sa, faccio anche il pittore. Arte sacra. Abbiamo parlato di filosofia. Gli piace. E vorrebbe ci fossero più filosofi che si riconoscono nel cristianesimo». E Lei? «Io attendo. Ho trascorso la mia esistenza a ragionare sulla vita eterna. Ora le sono vicino». Enrico Benedetto J Il filosofo Jean Guitton

Persone citate: Giovanni Paolo, Giovanni Paolo Ii, Guitton, Jean Guitton, Wojtyla

Luoghi citati: Europa, Roma, Vecchio Continente