Bloccati i soldi per l'Alto Adige

Bloccati i soldi per l'Alt© Adige Bloccati i soldi per l'Alt© Adige In Commissione An e Forza Italia «sconfessano» Dini I MILIARDI NEGATI Lm BOLZANO ™ ALTO Adige contro Roma: una vecchia disputa, anche se cambiano i protagonisti e c'è una nuova sceneggiatura. Stavolta ci sono in ballo 330 miliardi di finanziamento bocciati a sorpresa da An e Forza Italia alla Commissione Bilancio della Camera. Il voto ha scatenato ieri la rabbia di Luis Durnwalder, presidente della Giunta altoatesina, e la reazione di pds e Verdi. Per la Svp si tratta di un colpo basso orchestrato da An e Forza Italia ai danni dello Statuto di autonomia e della pace etnica. «Proprio quei paniti che a livello locale dichiarano di essere a favore dell'autonomia - dice Luis Durnwalder - poi a Roma agiscono contro di essa. Ma facendo così, An e Forza Italia non danneggiano solo il gruppo linguistico tedesco, come magari vorrebbero far credere. Se la Provincia riceverà meno soldi, non ne potremo spendere più per progetti speciali per la città di Bolzano, o per l'edilizia sociale, o per salvare i posti di lavoro». Se l'autonomia altoatesina riceverà meno soldi, tutti, «italiani, tedeschi e ladini» subiranno le conseguenze, dice chiaramente Durnwalder, e annuncia subito che se i finanziamenti non arriveranno, ricorrerà alla Corte Costituzionale. «Quei soldi ci spettano - dice - perché lo Statuto prevede che la quota variabile venga concordata ogni anno da governo e presidente della Giunta provinciale». E l'accordo, smantellato dal voto a sorpresa della Commissione, era stato raggiunto la scorsa settimana fra il presidente della Provincia di Bolzano e il ministro del Tesoro Lamberto Dini. «Con il ministro - ricorda Durnwalder avevo concordato che, per quanto riguarda le quota variabili del passato, non sarebbe stato toccato nulla, mentre per il 1995, parte della quota avrebbe dovuto essere destinata all'esercizio di nuove competenze. Dini è stato molto serio, ha rispettato l'accordo e ha presentato in Commissione l'emendamento che poi è stato bocciato. Ora il ministro ha promesso che ripresenterà lo stesso emendamento. Ho piena fiducia in lui, ma non sono molto ottimista. Questa è una situazione possibile solo in Italia: ci sono partiti che votano contro il governo da loro stessi appoggiato». Forza Italia risponde per bocca del coordinatore altoatesino Ermanno Fustos, che accusa la Svp di «voler demonizzare Berlusconi» e minimizza le conseguenze del voto della Commissione Bilancio: «Quello previsto dalla Finanziaria non è un taglio - dice bensì un semplice congelamento di fondi in attesa di chiarire le nuove competenze della Provincia». Ma i cattivi pensieri della Svp troverebbero ulteriore conferma in una lettera spedita dal sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta, che difende il testo originario della Finanziaria. «Vogliono tenersi i soldi - dice Durnwalder - altro che semplice sospensione». Ma la maggioranza di governo in Alto Adige non è la solr. a giudicare il voto a sorpresa di An e Forza Italia come un oltraggio all'autonomia. «An e Forza Italia hanno pesantemente colpito gli interessi fondamentali dell'Alto Adige», afferma in un comunicato la segreteria provinciale della Quercia. La segreteria e i capigruppo parlamentari del pds appoggeranno in foto l'accordo raggiunto tra governo e Provincia di Bolzano. Anche i Verdi dell'Alto Adige reagiscono allarmati. Il vicepresidente del Consiglio provinciale Alessandra Zendron considera «irresponsabile utilizzare il governo per giochi di partito che a Bolzano mettono in forse, insieme alla possibilità di funzionamento dell'autonomia, l'esistenza stessa della pace etnica». Milka Gozzer Lamberto Dini

Luoghi citati: An, Bolzano, Italia, Roma