QUEI DUE CONFINI CALDI di Enzo Bettiza
QUEI DUE CONFINI CALDI BOLZANO E TRIESTE QUEI DUE CONFINI CALDI NUVOLE procellose, già da qualche tempo in agguato, si sono di colpo addensate ieri sui due confini italiani politicamente più delicati, quello sloveno a Est e quello altoatesino a Nord. La crisi tra Roma e Lubiana, internazionalmente la più visibile delle due, bolliva da un pezzo a fuoco lento. La lista del contenzioso è presto fatta. Il problema della revisione dei trattati di Osimo stipulati, per definire e chiudere le pendenze confinarie ed etniche, dai governi dell'ex Jugoslavia e della Prima Repubblica italiana; la spartizione del territorio su cui è insediata la minoranza italiana in Istria, dopo che questa è stata divisa e assorbita per una parte dal nuovo Stato sloveno, e per la parte maggiore dal nuovo Stato croato; l'annosa questione dei beni abbandonati dagli esuli istriani; la recente e controversa questione della possibilità per gli esuli di ricomprare le loro proprietà abbandonate, o confiscate dalle autorità jugoslave, negli anni in cui l'Istria fu comunistizzata e intensivamente slavizzata. La disintegrazione dell'ex Jugoslavia ha insomma prodotto un cumulo improvviso di materiali combustibili su cui, purtroppo, soffiano spesso i nazionalisti e gli estremisti delle due parti. I successi elettorali di An nel Triestino, insieme con l'entrata di una pattuglia dirigente dell'ex msi nel governo, non hanno certo contribuito a soffocare il pericolo d'incendio di una nuova «questione orientale» che, in certi accenti più esasperati, ricorda addirittura l'infelice «questione adriatica» di dannunziana e mussoliniana memoria. Va dato comunque atto a Fini di aver saputo evitare, con un suo recente discorso a Trieste, la tigre dell'irredentismo sciovinistico su cui lo volevano far salire gli ultra del neofascismo locale. A maggior ragione va dato atto a Berlusconi, e in particolare al ministro Martino, di aver ripetutamente cercato la linea dell'accordo bilaterale ed europeo con la controparte slovena: ciò è stato ampiamente testimoniato negli accordi raggiunti, e purtroppo solo apparentemente consolidati, durante l'incontro di Aquileia del 10 ottobre fra il Enzo Bettiza CONTINUA A PAGINA 2 TERZA COLONNA
Persone citate: Berlusconi, Triestino
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