Appena usciti di Alberto Papuzzi

Appena usciti Appena usciti Fatti e persone Ruwen Ogien Ritratto logico e morale dell'odio Manifestolibri, pp. 60. L 12.000 «L'odio è santo... è l'indignazione dei cuori valorosi e potenti» diceva Zola. Al contrario Ogien, studioso di etica e filosofia analitica, argomenta qui la logica, la natura «intrinsecamente cattiva» dell'odio. Un saggio nella nuova collana di tascabili «Le esche», insieme a Mondanità di Paolo Virno ed Esercizi politici. Quattro sguardi su Hannah Arendt di Augusto Illuminati. Giorgio Ruffolo Lo sviluppo dei limiti Laterza, pp. 134, L 18.000 L'ex ministro socialista dell'Ambiente continua la sua riflessione sulla «crescita insensata». Perché «non si vive di solo Pirl (prodotto interno rozzo lordo). Ci sono altri valori, l'etica e l'ecologia. Un economista alla Candide: per chi non crede nei miracoli e continua a ragionare «con la sinistra». Marco Innocenti L'Italia del 1945 Mursia, pp. 200. L. 25.000 Il giornalista del Soie 24 ore completa la sua «storia quotidiana», tra guerra e pace: umori e amori, gioie e dolori della «gente comune», protagonisti, vittime o semplici spettatori della Storia. Come eravamo. Cosa volevamo diventare. Per gli 80 di Mario Luzi limncoli; in allo, Murialdi e Tran/lidia: i Idra saggi da Garzanti, Rizzoli, Udenti Da Brodskij a Mibsz, da Amado a Màrquez, da Spender a Bonnefoy, da Bigongiari a Macrì a Bo: un concerto di poeti, critici, amici Per Mario Luzi, per festeggiare i suoi 80 anni con la luce e la fiamma della parola. Un omaggio della Accademia di Belle Arti di Urbino, un libro delle Edizioni del Leone, a cura di Giorgio Tabanelli (pp. 138, L. 28.000). che non lo sono di meno. Titolo sintomatico: La stampa italiana nell'età della tv. 1975 -1994 (pp. 633, L. 48.000), diciotto saggi sui diversi aspetti del caso informazione, il primo è un colpo d'occhio sui nodi più intricati («I quotidiani negli ultimi vent'anni», di Murialdi e Tranfaglia). Una storia nella storia è «La televisione tra due crisi» di Peppino Ortoleva, che rivede giudizi troppo schematici, soprattutto di sinistra, sia sulla gestione Bernabei sia sul successo Fininvest. Castronovo si occupa della rivoluzione tecnologica, Isnenghi tratta i quotidiani locali, Dardano il linguaggio, Volli i settimanali, la stampa sportiva è un capitolo di Gian Paolo Ormezzano, quella femminile è affidata a Laura Lilli. Giovanni Bechelloni disegna un identikit dei giornalisti, Furio Colombo spiega «come si fa informazione». Che cosa tiene insieme questi e gli altri contributi? Chi più, chi meno, tutti gli autori mettono in luce una svolta radicale rispetto alle situazioni e ai comportamenti preesistenti, svolta che in qualche caso assume i caratteri di un vero e proprio scardinamento. Basta pensare a quattro fatti. L'espansione improvvisa del mercato dei quotidiani, che sopravanzano la fatidica quota dei sei milioni di copie, dopo trent'anni di stasi a cinque milioni. L'aumento eccezionale dei giornalisti professionisti: secondo Bachelloni, tra il '78 e il '93 la loro popolazione «è più che raddoppiata». Il rinnovamento degli impianti, che cancella la vecchia tipografia a caldo, e incide drasticamente sul modo di produrre il giornale e le notizie. Il Far West delle antenne televisive e della raccolta di pubblicità, a cui nessun governo, secondo Castronovo, è riuscito a opporsi. In questo scenario si collocano passaggi chiave come la lunga battaglia per il controllo del Cor¬ riere dopo il suo ingresso nella Rizzoli, con lo scandalo della P2 e il coinvolgimento di Calvi, e lo scontro senza esclusione di colpi fra Berlusconi e De Benedetti per la «grande Mondadori», che vede coinvolte la proprietà di Repubblica e la direzione di Panorama. Due casi a sé sono la riscoperta del mercato dei quotidiani locali, con epicentro nella Padania e laboratorio a Padova, e la riorganizzazione coronata da imprevisto successo dei quotidiani sportivi, capaci di sfruttare la concorrenza televisiva, invece di subirla. La conclusione della svolta è un universo dell'informazione più dinamico e più competitivo, ma anche molto più nevrotico, facilmente esposto alle tentazioni del sensazionalismo e soprattutto spaventato dallo strapotere televisivo. Quanta autonomia è garantita ai giornalisti? Hanno acquistato o perduto credibilità? Su questo Il caso e la libertà Remo Bodei ha aperto ieri sera a Misano Adriatico il ciclo di incontri su «Il caso e la libertà», filosofia e scienza vent'anni dopo il celebre libro di Monod. Prossimi appuntamenti, ogni venerdì sera per iniziativa della Biblioteca comunale, con Margherita Hack, Giorgio Celli, Salvatore Veca, Paolo Zellini, Marcello Cini, Arturo Falaschi. Mentre stasera, al Centro culturale di Cattolica, Paolo Bozzi conclude il suo seminario di lettura su Wittgenstein. Un premio Under Venti Racconti, poesie, brani di diario, saggi non superiori a 15 pagine: un concorso riservato a ragazzi sotto i venti anni. Lo promuove la casa editrice Mario Baroni, via Rosmini 16, 55049 Viareggio. Scade il 31 gennaio '95. Alberto Papuzzi

Luoghi citati: Cattolica, Italia, Misano Adriatico, Padova, Urbino, Viareggio