I FICHI DI CARTAGINE

Moscati in viaggio tra i fenici Moscati in viaggio tra i fenici RACCONTA Plutarco che Marco Porcio Catone, un giorno del 149 avanti Cristo, si presentò in Senato lasciando cadere dalla tunica alcuni fichi. Erano freschi, come molti osservarono. «Vengono da Cartagine. Sono stati raccolti tre giorni fa», precisò il terribile censore per indicare quanto fosse vicino il nemico, ancora minaccioso 50 anni dopo la sconfitta di Zama. Uno storico inglese ha di recente dimostrato la difficoltà che i fichi, su quelle navi, potessero arrivare in tre giorni da Cartagine a Roma. Ma quella frase dovette impressionare i senatori assai più della celebre «Delenda Carthago» (che in realtà Catone non pronunciò mai, nella forma lapidaria in cui è stata tramandata). Dai fichi di Catone parte Sabatino Moscati per la sua terza e conclusiva indagine sul mondo fenicio, che sta per uscire dalla Sei con il titolo Introduzione alle gueirepuniche. Orìgine e sviluppo dell'impero di Cartagine (pp. 192, L. 30.000). Moscati è lo studioso italiano più attento al mondo fenicio e cartaginese, come provano i due libri precedenti, Chi furono i Fenici (1982) e II tramonto di Cartagine (1983); oltre alla grande mostra da lui organizzata a Palazzo Grassi di Venezia ( 1988), che fece scoprire la civiltà dei Fenici a un pubblico stupefatto. Sulla vita e la civiltà di Cartagine noi abbiamo, da oltre due millenni, tante testimonianze di storici. Ma allo studioso non bastano. Sono testimonianze non sempre attendibili, tarde, talora contraddittorie. Moscati, da buon archeologo, si fida solo della sua scienza, la storia preferisce controllarla attraverso gli scavi. Le pietre non mentiscono. Parlano un linguaggio più preciso degli Annales, sono più sicure delle fonti fino a ieri accettate. Queste pietre, che Moscati insegue lungo le rotte geografiche, dalla costa africana alla Sicilia, dalla Sardegna alla Spagna, raccontano oggi una vicenda che fino a ieri sapevamo solo in modo approssimativo e spesso inesatto. L'impero di Cartagine, apprendiamo da questa minuziosa ricostruzione, era assai più diffuso di quanto avessimo creduto. E soprattutto sapeva spingersi in profondità, ben oltre le coste e le piazzeforti sul mare costruite da quel popolo di navigatori. Anche se Cartagine non ha mai avuto un re, e non ha mai creato una organizzazione statale nei suoi territori, aveva esteso la sua area di controllo molto più di Roma, quando le due potenze, rimaste le sole a fronteggiarsi nel Mediterraneo, arrivarono allo scontro. Le due storie coirono, parallele e diverse, fin dalle origini. La nascita di Cartagine fino a pochi anni fa veniva fatta risalire a secoli molto antichi. Le fonti ar- witirit Saba! in ,la Ila il sin ■ luti' alle isiici

Persone citate: Catone, Moscati, Sabatino Moscati, Zama

Luoghi citati: Roma, Sardegna, Sicilia, Spagna, Venezia