Ha contratto l'Aids in un tackle

Atleta lombardo Atleta lombardo Ha contratto l'Aids in un tackle ROMA. Sono otto in tutto il mondo i casi di Aids - la sindrome da immunodeficienza acquisita - tramite una trasmissione del virus avvenuta in maniera «davvero eccezionale» e due di questi (uno per uno scontro durante una partita di calcio a Varese e l'altro dopo una rissa tra fratelli) si sono verificati in Italia. L'epidemiologo Giuseppe Ippolito, componente della commissione nazionale Aids, ne ha parlato al convegno dell'Anlaids (una delle associazioni che si battono per combattere il morbo e aiutare i malati) che si è chiuso ieri a Bologna, in una tavola rotonda dedicata al rischio dell'Aids nel mondo del lavoro. «Sono questi otto casi eccezionali ha detto - che dimostrano quanto sia assolutamente improbabile la trasmissione del virus durante i normali contatti della vita quotidiana e nei luoghi di lavoro e quanto semplice sia prevenire la diffusione dell'infezione attuando le regole della commissione aids». Gli altri sei casi di infezione eccezionale sono stati riportati in Germania, Australia, Regno Unito, e Stati Uniti e sono stati provocati da eventi violenti (stilettate con sangue infetto, morsi, risse durante un banchetto di nozze). L'unico luogo di lavoro in cui esiste un rischio è l'ospedale, legato ad alcuni procedimenti che gli operatori attuano nell'assistenza (incannulazione, reincappucciamento degli aghi per i prelievi) verso i quali le linee guida della commissione sono dirette. Da una indagine svolta su 15 mila operatori, sembra però che proprio i medici siano i «meno raggiungibili con la prevenzione». [Ansa]

Persone citate: Giuseppe Ippolito

Luoghi citati: Australia, Bologna, Germania, Italia, Regno Unito, Roma, Stati Uniti, Varese