Quindici pallottole contro la Casa Bianca

Bloccato dai turisti mentre ricaricava il fucile. Il Presidente stava guardando la televisione Bloccato dai turisti mentre ricaricava il fucile. Il Presidente stava guardando la televisione Quindici pallottole contro la Casa Bianca Un giovane spara verso l'ufficio di Clinton, catturato NEW YORK DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un bentornato a colpi di fucile ha accolto ieri Bill Clinton, reduce dal viario in Medio Oriente. A sparare è stato un uomo, Francisco Martin Duran, 26 anni, del Colorado. Alcuni testimoni lo hanno visto andare ripetutamente su e giù sulla Pennsylvania Avenue, lungo la cancellata che dà sul North Lawn della Casa Bianca, con aria nervosa. Poi lo hanno visto aprire l'impermeabile che indossava c che sombrava troppo grande per lui, e tirare fuori, un fucile semiautomatica di fabbricazione cinese, l'«Sks», cioè una di quelle armi considerate «d'assalto», alla cui vendita il nuovo «crime Bill» voluto da Clinton ha posto alcune restrizioni. Sono stati 15 i colpi partiti in direzione dell'edificio «meglio protetto del mondo», prima che il caricatore si esaurisse. Poi l'uomo ha cercato di ricaricare l'arma. Ma era molto eccitato, non ci riusciva. E allora alcuni dei numerosi passanti che erano vicino a lui e che erano rimasti paralazzati dalla paura, vedendolo disarmato gli sono saltati addosso gettandolo a terra. Alla fine sono arrivati i poliziotti e lo hanno portato via, mentre alcuni loro colleghi prendevano le generalità degli «eroici cittadini» e si congratulavano con loro. Dall'altra parte, cioè all'interno della Casa Bianca, non si contavano «perdite». Uno dei colpi ha però infranto una delle finestra della sala stampa. I giornalisti e i fotografi di turno che vi si trovavano, erano rassegnati a trascorrere un pomeriggio noiosissimo in cui di sicuro non sarebbe successo nulla. Il Presidente era appena tornato dopo avere viaggiato tutta la notte. Lo si po- teva immaginare intento a riposarsi ed era diffide prevedere che ci fosse stato qualcosa da fare. All'improvviso, ecco gli spari. Tutti scattano per andare a vedere cosa stia accadendo, ma vengono bloccati dal grido «Tutti a terra!», lanciato da un agente del servizio di sicurezza, nonché da quel proiettile che raggiunge la fine stra e manda il vetro in frantumi. Altri due colpi si conficcano nel muro accanto. Quando la sparatoria cessa, tutti corrono fuori e la scena che si presenta è caotica. Gli agenti corrono senza sapere dove andare. Poi, al di là della cancellata, si vede la zuffa ingaggiata fra lo sparatore e i passanti. Arriva di corsa Leon Panetta, il capo della staff di Clinton, perché vuole accertarsi che ai giornalisti non sia accaduto nulla. Il Presidente sta bene, dice. Stavano guardando insieme la partita di foot-ball quando hanno sentito gli spari. No, non si è spaventato. E' stato chiaro sin dal primo istante che non c'era pericolo. Il suo studio si trova esattamente dalla parte opposta della Casa Bianca. Immediatamente, ai due lati della Pennsylvania Avenue appaiono i nastri gialli della polizia che stanno a indicare che non si può passare. E' una scena già vista poche settimane fa, quando un aereo è andato a schiantarsi contro la parte Sud della Casa Bianca, e fa subito venire alla mente l'immagine classica della stalla chiusa quando i buoi sono scappati. Perché Duran ha sparato? L'uomo è sotto interrogatorio, dicono, e appena possibile verrà fornito un rapporto concreto e dettagliato su tutta la faccenda. Rispondono con tono severo, gli uomini della sicurezza, ma il loro imbarazzo è del tutto trasparen¬ te. Hanno passato giorni terribili. Prima e drante il viaggio di Clinton in Medio Oriente le voci di un possibile attentato contro di lui si erano moltiplicate, e ad ogni suo spostamento la tensione di quelli addetti alla sua incolumità si faceva altissima. Ieri mattina erano finalmente tornati a casa senza che fosse accaduto nulla. Sentivano di potersi rilassare un momento, ed ecco che dalla Pennsylvania Avenue arriva uno con sotto l'impermeabile un fucile. Franco Pantarelli Poliziotti accorsi davanti alla Casa Bianca trova esattamente dalla parte opposta della Casa Bianca. Immediatamente, ai due lati della Pennsylvania Avenue appaiono i nastri gialli della polizia che stanno a indicare che non si cono, e appena possibile verrà fornito un rapporto concreto e dettagliato su tutta la faccenda. Rispondono con tono severo, gli uomini della sicurezza, ma il loro imbarazzo è del tutto trasparen¬ "presidente Usa Bill Clinton Poliziotti accorsi davanti alla Casa Bianca

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Francisco Martin Duran, Franco Pantarelli, Leon Panetta

Luoghi citati: Colorado, Medio Oriente, New York, Pennsylvania, Usa