Il ministro fa da cavia di S. T.

Il ministro fa da cavia Il ministro fa da cavia Poli Bortone in piazza mangia pesce per sfida LECCE. Niente di meglio che una bella scorpacciata di pesce per vincere la paura del colera. «Testimonial» di una singolare campagna pubblicitaria in favore della pesca danneggiata dal terrore del batterio che ha fatto crollare le vendite è Adriana Poli Bortone, ministro delle Risorse agricole. Leccese, il ministro sarà oggi a casa e, nella piazza di Porto Cesareo, in riva al mare, mangerà «lu quataro», una succulenta zuppa, in modo che tutti capiscano che, se cotto, il pesce non rappresenta un pericolo. Per questa perfor- mance fuori stagione i pescatori hanno preparato al ministro grandi festeggiamenti e improvvisato per il pomeriggio una sagra. Non si prevedono scene plateali come quelle viste al mercato di Bari, dove i pescatori dinanzi alle telecamere e ai fotografi hanno provocatoriamente mangiato crudi gli «allievi», le seppioline che hanno diffuso il batterio. A Porto Cesareo solo pesce cotto per il ministro, accolto con tutti gli onori avendo peraltro annunciato, dopo la riunione a Roma dell'unità di crisi istituita ieri (ne fanno parte anche i rappresentanti dei ministeri della Sanità e dell'Ambiente), un decreto di urgenza del governo in favore del settore che sarà presentato presto in Consiglio dei ministri. Il provvedimento, che farà seguito allo stanziamento di 100 miliardi per potenziare rete idrica e fognaria a Bari, prevedere «interventi nel settore del credito a sostegno dell'occupazione nel comparto ittico». Il ministro ha invitato i giornalisti ad «evitare allarmismi che possano tradursi in psicosi collettiva». [s. t.]

Persone citate: Adriana Poli Bortone, Leccese, Poli Bortone

Luoghi citati: Bari, Lecce, Porto Cesareo, Roma