«I segreti di Casanova-Mitterrand» di Enrico Benedetto

Noto politologo viola un tabù: all'Eliseo cene-festino con attrici e cantanti Noto politologo viola un tabù: all'Eliseo cene-festino con attrici e cantanti «I segreti di Casanova-Mitterrand» Libro choc-, ha l'amante e una figlia segreta PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE-" Per le nozze d'oro con Danielle, che Francois Mitterrand festeggiava ieri, Philippe Alexandre gli ha fatto un regalo al veleno. Nel saggio ((Arringa impossibile» - in libreria dalla prossima settimana - il quarantenne politologo vedette radiotelevisiva infrange l'ultimo tabù, rivelando, sia pure in maniera allusiva, il «secondo ménage» ovvero la famiglia parallela del settantasettenne leader francese. La voce correva da settimane nella Parigi mondano-giornalistica. «Ci sarà un capitolo sulla moglie clandestina e la figlia misteriosa...». Segreti che, ben lungi dall'essere tali, ogni redazione conosce. Ma quasi nessuno scrive, tantomeno studiosi autorevoli. Tutela della privacy, ipocrisia, omertà? Difficile rispondere. Ma certo è che, finora, le rare eccezioni in materia non venivano riprese da stampa politica e rotocalchi nazionali. Gli stessi, per inciso, che si entusiasmano per vizi privati e pubbliche virtù chez i Windsor. L'ultima eccezione che conferma la regola risale al '93, quando il filolepenista «Minute» fece uscire 6 fotografie d'adulterio presidenziale. Con sovrano disdegno, gli altri media ignorarono la notizia. Ma ora è diverso. Alexandre sembrerebbe aprire una fase nuova, intermedia fra il riserbo totale e gli scoop da «Sun» o «Bild-Zeitung». E «Le Monde» che non doveva ignorare la svolta - solo pochi giorni fa ha messo in pagina una lunga articolessa per spiegare che sì, forse davvero la «vie privée» dei politici entrerà nelle redazioni come oltralpe, oltremanica ed oltreoceano, ponendo fine - dopo quasi un secolo - alla «differenza» francese in materia. In realtà, Alexandre nella sua ricerca sul «vecchio presidente solo» da cui ormai anche gli amici sembrano prendere le distanze, moltiplica le analisi politiche affrontando solo in margine le questioni di cuore. Ma, pur con reticenza estrema, osa dove i suoi predecessori battevano in ritirata. Apprendiamo così nelle ultimissime pagine particolari extramedici sui due ultimi ricoveri ospedalieri. «Ogni volta che giungeva nella stanza un familiare, "lei" era obbligata a rintanarsi in un locale annesso». Lei chi? «La madre di sua figlia» precisa l'autore. Nessun dettaglio anagrafico. Ma aggiunge che la ragazza ha oltre vent'anni e porta un nome «atipico». Incrociandola nel nosocomio, Jean-Cristophe - figlio legittimo di Mitterrand - «si gira dall'altra». Spiegando poi: «Finché papà non me ne parla, quella lì per me non esiste». Eppure pochissimi o addirittura nessuno degli intimi ne ignorano l'esistenza. Curioso Paese, la Francia. Accetta impassibile (o quasi) la carriera giovanile di Mitterrand a Vichy e le relazioni amichevoli nel dopoguerra con il deportatore Bousquet, ma dinnanzi ad amori e prole extraconiugali si riscopre pudibonda e censoria. Lo stesso linguaggio che impiega Alexandre è un trionfo del sottinteso. Come nei romanzi ottocenteschi per giovini dabbene. «Il miglior modo d'attirare la sua attenzione è essere donna, carina se possibile e preferibilmente giovane». Un banale seduttore? «Più prossimo a Casanova che a Lorenzo il Magnifico» chiosa il politologo. Che ci descriverà il suo braccio destro Thierry de Beaucé (conservatore in politica, ma - si direbbe - più libertario nei costumi) organizzargli cenefestino. «Invitava per lui attrici di teatro e belle donne». Poi l'amara conclusione. «Oggi soffre più che altri nel vedersi condannato a seduzioni inutili e idilli platonici». Epitaffio: «Neppure Romain Gary e senza dubbio Ernest Hemingway seppero resistere all'implacabile sconfitta che l'età infligge agli uomini, inclusi quelli più ricchi d'intraprendenza». La si direbbe cattiva letteratura. Ma forse bisogna passarci prima di abbordare con franchezza - o tacere - il Mitterrand privato. Altri, in fondo, rimangono più indietro. Ad esempio il settimanale «Gala», che offre un reportage strappalacrime sui cinquant'anni dell'illustre matrimonio. Sposa modello, marito esemplare. Auguri. Enrico Benedetto Mitterrand con la moglie Danielle e a fianco il figlio Jean-Cristophe Ha ignorato in ospedale la sorella segreta

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