Borrelli: amnistia possibile

Borrelli: amnistia possibile Borrelli: amnistia possibile «Ma solo se cambia tutto l'ordinamento» MILANO. Detto così, sembra davvero uno scoop formidabile: per il procuratore capo di Milano Francesco Saverio Borrelli «potrebbe essere persino ipotizzabile un'amnistia per i reati di corruzione, se il sistema di gestione della cosa pubblica cambiasse, introducendo accurati controlli prima e grande durezza nella repressione dopo». Lo rivela il settimanale «Panorama» oggi in edicola, anticipando il libro di Bruno Vespa «Il cambio» che raccoglie un'intervista della scorsa estate a Borrelli. Ma il procuratore milanese, interrogato in proposito dai giornalisti, cade dalle nuvole. «Io Vespa l'ho visto una volta sola in vita mia, l'anno scorso, per un'intervista televisiva. Poi non l'ho più sentito. Ma, se le cose stanno nei termini che mi dite, questo presunto scoop è in realtà una cosa che ho detto molte volte, in questi termini: se si cambia ordinamento nel senso che avevamo indicato con la nostra, discussa, proposta di qualche tempo fa, se vengono meno tutte le condizioni in cui si erano verificati questi reati, è anche possibile pensare a un'amnistia. E' un pensiero peraltro banale, da me espresso da anni, l'ultima volta, per Tare un esempio, al Forum organizzato dal Sole 24 Ore». Nell'anticipazione di «Panorama» si legge come Vespa ricorda a Borrelli che «secondo Agnelli gli americani non ci capiscono, perché da noi spesso si va in prigioneprima del processo e non ci si va dopo, mentre da loro anche il peggior mafioso resta libero fino al giudizio, ma in caso di condanna va in carcere». Un sistema auspicabile anche per l'Italia, secondo Borrelli, che però obietta: «Alla base di tutto debbono esserci rigidi controlli amministrativi da parte delle autorità dello Stato, che debbono far funzionare sul serio un apparato con procedure molto semplificate, ma anche molto rigorose. Accurati controlli prima, grande durezza nella repressione dopo». A questo punto si legge il passaggio sull'amnistia: «In quest'ottica è ipotizzabile perfino un'amnistia. Da noi le amnistie sono state varate periodicamente soltanto per svuotare le carceri. E invece le amnistie vanno fatte eccezionalmente, quando si vuole marcare una distinzione netta tra un passato da chiudere e un futuro da costruire», [r. i.] Uno scoop di Vespa? «Macché, idea banale che ripeto da sempre» Il procuratore della Repubblica Francesco Saverio Borrelli

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