Neopotentoti ecco le regole

16 Dopo le polemiche, interviene il ministro: nessun limite legato alla cilindrata delle auto Neopotentoti, ecco le regole Niente confisca di veicoli immatricolati, ma senza libretto Slittano anche i termini per dotare di targa i motorini ROMA. Novità in arrivo per i conducenti di auto e ciclomotori. Una giunge dalla Corte costituzionale, due riguardano norme emanate dal ministero dei Trasporti. CONFISCA AUTO. L'intervento della Suprema Corte interessa le auto prive di libretto ma già immatricolate, e ha posto fine ad un cospicuo contenzioso in materia di confisca di autoveicoli privi della carta di circolazione, sorto prima della riforma del Codice della strada. Con la sentenza numero 371/94, pubblicata ieri, la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 21, terzo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), nella parte in cui prevedeva la confìsca in ogni caso del veicolo privo della carta di circolazione: anche, perciò, se il veicolo era di fatto idoneo alla circolazione perché già immatricolato dall'Ispettorato della Motorizzazione civile in forza dell'articolo 58 del vecchio Codice della strada (quello del 1959). Il problema - sollevato dalla Corte di Cassazione - non poteva essere risolto alla luce delle più favorevoli sanzioni amministrative disposte in materia dal nuovo Codice della strada (quello che è entrato in vigore nel 1992) perché esse, proprio per la loro natura amministrativa, non hanno efficacia retroattiva. Di qui la necessità di un pronuncia- mento della Suprema Corte, che si è avuto ieri. «Il mancato possesso della carta di circolazione si legge nella sentenza - non appare adeguato presupposto per l'applicazione necessaria di una sanzione grave qual è la confisca, con evidente lesione del canone generale di ragionevolezza desumibile dall'articolo 3, primo comma, della Costituzione». La confisca, insomma, «appare irragionevole quando il veicolo, secondo l'accertamento effettuato dall'amministrazione competente, sia in possesso di tutti i requisiti per esser posto in circolazione». Da parte del governo, il ministro dei Trasporti, Publio Fiori, ha varato un decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri che ha fatto chiarezza su due punti piuttosto controversi: le targhe dei ciclomotori e le norme sui neo-patentati. TARCHETTI MOTORINI. Per quel che riguarda i motorini, è stato prorogato al 31 dicembre il termine per la loro immatricolazione. Il precedente termine del 30 settembre aveva suscitato un vespaio di polemiche perché molti utenti non avevano potuto ricevere il contrassegno del ciclomotore malgrado ne avessero fatto tempestiva richiesta. Per le inadempienze si erano palleggiate le responsabilità la Motorizza- zione civile, il ministero dei Trasporti e il Poligrafico dello Stato. E si erano avute situazioni di discriminazione tra le varie città: a Roma, ad esempio, si poteva circolare senza targhetta, purché si dimostrasse che si era fatta la domanda; in altre città, come Milano, nessuna deroga, chi era sorpreso senza il contrassegno rischiava da 50 a 100 mila lire di multa. Ora il decreto legge sana ima situazione che era diventata grottesca. NEOPATENTATI. Dopo giorni di incertezza il ministro Fiori ha dato infine un'interpretazione «autentica» della normativa sui neo-patentati: consente loro di guidare auto di qualsiasi cilindrata, ma con precisi limiti di velocità. In sostanza viene ripristinata la situazione di un mese fa: per i primi tre anni dal conseguimento della patente di categoria B non è consentito il superamento della velocità di 100 chilometri orari sulle autostrade e di 90 sulle strade extraurbane. Viene così a cadere tutta la serie di equivoci che collegava la cilindrata di un'auto all'anzianità di patente del guidatore, dovuti alla mancata reiterazione di un articolo (il 9 che sostituiva l'art. 117 del codice della Strada) nel decreto legge del 30 luglio. Paolo Querio La «telenovela» delle targhe per i motorini è finita dopo che il ministro dei Trasporti, Publio Fiori, ha prorogato fino al 31 dicembre il termine per procurarsi il contrassegno del ciclomotore

Persone citate: Fiori, Paolo Querio, Publio Fiori

Luoghi citati: Milano, Roma