Raitre-Tg3 ecco la riserva indiana di Maria Grazia Bruzzone

I «rossi storici» forse promossi ai vertici I «rossi storici» forse promossi ai vertici Raitre-Tg3, ecco la riserva indiana ROMA. Una «riservona indiana» a Rai3-Tg3, non più smantellata ma pronta a raccogliere tutti i «rossi» storici e recidivi della Rai e a tacitare l'opposizione di sinistra. Una Rail-Tgl tutta famiglia e crocifisso, «nuova» come quella dei bei tempi andati, informazione ufficial-popolare, tanto Berlusconi sorridente, un po' di Fini sorridente anche lui e molta cronaca. Ma bianco-azzurra con una spruzzata di nero. Mentre i colori di Rai2Tg2 sarebbero piuttosto nero-azzurro, con tanti post craxiani dal dente avvelenato e alleati nazionali. Alla fine, le nuove nomine che il eda Rai si accinge a fare oggi potrebbero dipingere proprio questo paesaggio che esaspera colori e spartizioni della vecchia Rai del Caf. Con buona pace della «tematizzazione» delineata nel piano editoriale, peraltro bocciato dalla commissione di Vigilanza. La soluzionechiave è quella di lasciare Michele Santoro a Rai3, ma come vicedirettore di rete. Spostando a dirigere il canale che fu di Guglielmi l'attuale direttore di Rai2 Franco Iseppi. Con un doppio risultato: lasciar libero il posto a Rai2, dove potrebbe andare Corrado Guerzoni, cattolico (è stato segretario di Aldo Moro) e già coordinatore della radio, escluso all'ultimo momento dalle prime nomine; o, più presumibilmente, un personaggio più vicino alla presidente Moratti e ai suoi assistenti, Giuliana Del Bufalo e Gianfranco Comanducci. Per esempio Stefano Munafò, ex psi, oggi Forzitaliano. Ma il passaggio di Iseppi a Rai3 riuscirebbe anche a risolvere il «problema Minoli», liberandolo dall'ostracismo lanciato da Iseppi. Che non vuole mandare in onda neppure Mixer. Donna Letizia avrebbe tentato invano di convincerlo a fare il direttore solo fino alle 22,30, lasciando all'amico Minoli la responsabilità della night-li ne. E anche ora, la resistenza di Letizia Moratti Iseppi a lasciare la poltrona del suo predecessore è uno dei principali ostacoli al progetto. In subordine, i fans di Santoro (Marchini, Cardini, Billia) a Rai3 vorrebbero direttamente lui. E' difficile che riescano a spuntarla sui due fronti. Anche se, in cambio, potrebbero cedere su Oliviero Beha, riproposto oggi al Tg sportivo abbandonato da Tosatti. Quel che è certo, è che il eda non può spaccarsi. Pena le dimissioni non solo di Marchini e Cardini, ma di Gianni Billia. Piuttosto si rimanda qualcosa. Già pronta è invece la riservaTg3, dove la gran maggioranza dei giornalisti ha approvato il piano editoriale del direttore Daniela Brancati. La quale ha confermato come suoi vice quelli della gestione Giubilo: il super-rosso Mineo, Moretti, Giardinetti e Santoro. Al posto del quale potrebbe, a questo punto, arrivare Roberto Morrione, che il titolo di «miglior uomo macchina della Rai» attribuitogli da De) Noce non salva dall'esser cacciato dal Tg2 di Mimun. Al Tgl il primo gesto di Rossella è stato quello di appendere nella sua stanza un gran crocifisso. Il secondo, quello di raccomandare di trasmettere immagini di Berlusconi «solo sorridente» e della Moratti «solo ben pettinata». Anche qui un po' di An, con Massimo Magliaro, ex ufficio stampa di Almirante; ma, insieme a un cattolico (ex ibrlaniano) come Alberto Maccari e la conferma di un catto-di sinistra come Severi e di un liberale come Di Lorenzo. Alla TgR, Vigoreni dovrà inghiottire la co-direzione di Luigi DaRold, indicato da Bossi. Ma come vice si è scelto l'ex de Enrico Messina e dell'ex psi Pino Giardinetti. Uno per uno. Al Gr di Angelini sarebbe in arrivo Innocenzo Cruciani (ex Secolo) e in partenza Giorgio Santalmassi, reo di essei' stato troppo vicino a Zanetti. Maria Grazia Bruzzone Letizia Moratti

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