«la pensione? No grazie»

«la pensione? No grazie» «la pensione? No grazie» Ex ministro svizzero rinuncia a 250 milioni NZURIGO O, grazie la pensione non la voglio». Così l'ex consigliere federale Rudolf Friedrich, 71 anni, radicale di Zurigo, ieri mattina ha informato il governo elvetico della sua rinuncia. 1250 milioni annui, che gli sarebbero spettati di diritto come ex ministro della Giustizia, li devolverà allo Stato per contribuire a risanare l'economia del suo Paese. In Svizzera, dove evidentemente il tema delle pensioni non è all'ordine del giorno del dibattito pubblico e politico, un unico quotidiano ha pensato di riportare la notizia. Un suo cronista naturalmente è andato a intervistare l'onorevole Friedrich che alla prima domanda ha risposto serenamente: «Ho la fortuna di non avere bisogno di quella cifra. Posso vivere bene con ciò che ho già». L'ex ministro della Giustizia, che non ha mai rinunciato alla sua professione per far politica, ritiene tra l'altro di essere ri¬ masto troppo poco tempo in Consiglio federale per «meritarsi una rendita illimitata». Il suo mandato durò quasi due anni, dal gennaio del 1983 all'ottobre dell'84, in effetti un periodo piuttosto breve secondo gli usi svizzeri, i cui ministri restano al governo, scambiandosi dicastero, anche a vita. Rudolf Friedrich dieci anni fa invece rinunciò spontaneamente all'incarico per motivi di salute. Evidentemente poi, lontano dallo stress delle vicende governative, il radicale zurighese si riprese ed ora, in piena forma, insegna e pratica una sua personalissima «etica politica», strabiliando non soltanto l'Italia, ma tutto il mondo. Gli unici in fondo a non sottolineare con particolare enfasi il gesto di Friedrich sono proprio gli svizzeri, che non sembrano stupiti. D'altronde i vicini elvetici, da cui ovviamente non ci dividono solo le Alpi, sono abituati a ben altro. La Svizzera, che non diversamente dal resto dei Paesi occidentali, sta attraversando un lungo periodo di recessione, non si è mai sentita dire «no» dal popolo, nemmeno di fronte alle richieste considerate più severe. Da soli gli svizzeri si sono prima aumentati la benzina di 200 lire, successivamente si sono imposti nuove tasse, hanno poi accettato di guadagnare meno ed infine di andare in pensione più tardi. Una serie di sacrifici evidentemente supportati dalla fiducia nella gestione del denaro risparmiato da parte dei politici. A colpi di referendum, sempre vinti, il Palazzo federale ha tagliato, risparmiato, stravolto lo Stato sociale. E la gente non aveva certamente le rendite sicure di un ex ministro. Quindi, anche se a noi Friedrich può sembrare un alieno, in Svizzera è un cittadino che ha appena appena fatto il suo dovere. Donata Belossi

Persone citate: Belossi, Rudolf Friedrich

Luoghi citati: Italia, Svizzera, Zurigo