Niente rock nella discoteca «di destra »

Niente rock nella discoteca «di destra Il proprietario Goveani: ora si strumentalizzano anche i locali di divertimento Niente rock nella discoteca «di destra » Due promoter di sinistra «ripudiano» il Big LA MUSICA CHE DIVIDE LA tua discoteca piace alla destra? E io, «promoter» di sinistra, non ci faccio più i concerti. Rischia così di naufragare l'accordo fra il «Big Club» di recente acquistato dal notaio Goveani - e due agenzie di spettacolo, Metropolis e Frizitaliana, che al «Big» dovrebbero organizzare alcuni rock-show di grande richiamo. Oggetto del contendere: la lettera che l'onorevole Ugo Martinat di Alleanza Nazionale - sollecitato dai responsabili del locale - ha scritto ai simpatizzanti del suo partito invitandoli a frequentare le serate del venerdì al «Big». Sapete com'è: Torino è piccola, la gente parla, e in pochi giorni la discoteca di corso Brescia si conquista la fama di «ritrovo di destra». Nulla di grave, visti i tempi: ma la cosa dispiace al patron di Metropolis Luciano Casadei, noto militante di pei e pds, e a Giampiero Gallina della Frizitaliana. Preferireb- bero non confondersi con persone e idee che non condividono. Questione d'immagine. E di principio, via. Dunque, pensano di chiamarsi fuori: niente più concerti, il «Big» vada per la sua strada. Oggi o domani Gove ù, Gallina e Casadei s'incontreranno per un chiarimento. Goveani getta acqua sul fuoco: «Perché strumentalizzare persino i loca¬ li? Non sarebbe meglio vedere di persona che cosa proponiamo il venerdì? Non c'è nulla di politico. Abbiamo usato, per ampliare la clientela, indirizziari messi a disposizione da amici e conoscenti: ciò non significa dare alla musica un colore di partito. Il "Big" ha i colori della musica». E Massimo Sainato, che di Goveani è portavoce, minimizza: «Il venerdì puntiamo su fre¬ quentatori non giovanissimi, professionisti o quant'altro. Per agganciare quel pubblico ci siamo rivolti anche a Martinat, o ai club di Forza Italia. Ma la politica non c'entra. E' un'operazione di marketing. Sono sicuro che i malumori saranno superati». Chissà. A parte la geniale stravaganza dei deputati della Repubblica impegnati in «operazioni di marketing», l'espressione «malumori» sembra inadeguata. «Non sono disposto a organizzare concerti in un locale che ha rapporti tanto stretti con i fascisti. Devo ricordare chi è Martinat?», si stizzisce Casadei. E Gallina, pacato, conferma: «La situazione è quella che è. E in quella situazione non intendiamo restarci». In attesa di decisioni sul futuro della «joint venture», si terrà al «Big» il concerto di Youssou 'N Dour, il 4 novembre. Anche volendo, non c'è tempo per trovare un'altra sede. [g. fer.] li braccio di ferro dopo l'invito dell'on. Martinat per una festa diAn Roberto Goveani ex presidente del Toro ha rilevato il Big Club di corso Brescia

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