Basket oggi Scavolini-Panathinaikos e Riva spiega le ultime delusioni in Coppa Campioni

Sport Basket: oggi Scavolini-Panathinaikos, e Riva spiega le ultime delusioni in Coppa Campioni Caccia a un'Europa stregata Da sei anni nessuna italiana sul trono C'era una volta il basket italiano che dominava la Coppa Campioni: dieci successi tra il '70 e l'88, l'era-Varese, le accoppiate di Cantù e Milano inframmezzate dall'exploit di Roma. Poi, dopo quell'ultimo trionfo milanese di Meneghin & McAdoo, il buio. Sei anni con una sola presenza in finale, culminati nel declassamento in seconda fascia (due sole italiane, anziché tre come Spagna e Grecia, nell'Kuroclub che ha sostituito la Coppa Campioni) per non essere arrivati neppure in semifinale nel '94. Non che la Nazionale abbia fatto meglio, anzi; ma questo accadeva anche alla fine degli Anni 80 e si diceva che erano gli assi stranieri a propiziare i trionfi dei club. Ora neppure più quello. «Sicuramente il basket in altri Paesi è cresciuto - dice Antonello Riva, che vinse con Cantù nell'82 e '83 e oggi, a 32 anni, ci riprova con Pesaro - e noi abbiamo accusato una flessione. Questione di intensità difensiva, di abitudine a un gioco duro, quasi intimidatorio, tollerato in Europa e non in Italia, dove si privilegia il fioretto alla spada». Colpa degli allenatori? «Degli arbitri, in primo luogo, più vicini al basket Usa che a quello europeo. Poi dei tecnici: guarda caso, in Italia c'è una squadra che gioca duro, la Buckler, e vince. Non dimentichiamo che la grande Varese e Milano che dominò a fine Anni 80 po- tevano contare anche su una potenza fisica impressionante». E magari su stranieri rimpianti ancora adesso. «Questione anche di soldi: in Grecia e in Spagna oggi possono permettersi gli stranieri migliori, con super ingaggi che ormai da noi non esistono più». Eppure si dice che i mali del nostro basket siano cominciati dagli ingaggi eccessivi. «Perché si pagavano troppo i giovani che dovevano ancora dimostrare tutto. Quando vinsi il primo scudetto, a 19 anni, giocavo da titolare con uno stipendio da ragazzino: dovetti sudarmelo, l'aumento. All'estero, invece, gli ingaggi-record vanno agli as- si veri, affermati. E all'Est, lo sport può ancora cambiarti la vita, mentre qui tutto è facile». Quando si perde si parla sempre di stress... «In parte è vero: non ho spiegazioni logiche, ma il giocatore italiano sente troppo la pressione. E c'è uno stress da campionato: stagione lunga, gare mai sconta- te. Altrove invece ci sono due o tre squadre che dominano e si impegnano a fondo poche volte l'anno. E che monopolizzano tutti i migliori giocatori del Paese. Come quando qui dominavano Varese, Milano e Cantù». E sbagliamo pure a giudicare gli stranieri: cacciati da noi, finiscono per batterci giocando altrove. «In passato è successo, perché spesso si è ingaggiato uno straniero senza badare al tipo di giocatore che serviva alla squadra». Snobbando chi veniva dall'Europa anziché dagli Usa... «Anche: sicuramente un europeo ha meno problemi d'ambientamento, nell'Euroclub». Adesso ci riprova, a 32 anni, con una Scavolini che si affida a veterani come Magnifico, Dell'Agnello e Costa, tutti trentatreenni: non siete un po' troppo vecchi? «E' una favola italiana, quella dell'età. Secondo studi americani, l'età ideale per un cestista è tra 28 e 33 anni, fisicamente al top e con esperienza. Del resto, quando vincemmo l'oro europeo a Nantes, la maggior parte dei giocatori avevano più o meno 30 anni. Invece in Italia si guarda sempre a traguardi futuri: balle, i noi vogliamo vincere adesso. Al domani, penseremo poi». E allora via: stasera a Pesaro apertura con Scavolini-Panathinaikos, senza Galis, in rotta con l'allenatore. E domani il resto, con Buckler-Leverkusen a Bologna. Due gironi da 8 squadre, le prime quattro ai quarti, a eliminazione diretta. Greche e spagnole da battere, ma per ora conta andare avanti. A vincere quel trofeo che da sei anni sembra stregato penseremo più in là. Guido Ercole LE SEDICI PAGELLE Dl ANTONELLO RIVA GIRONEA GIRONEB SQUADRA STRANIERI VALUTAZIONE SQUADRA STRANIERI VALUTAZI0NE PANATHINAIKOS ATENE [Gre] Paspalj [Ser] ••••• BARCELLONA [Spa Fisher [Usa] ••••• All. Politis Vrankovic [Cro] All. Aito Garcia Middleton [Usa] PAOK SAL0NICC0 [Gre] Savic [Cro] ••••• 0LYMPIAK0S PIREO [Gre] Johnson [Usa] ••••• All. Sakota Mustaf [Usa] All. loannidis Volkov [Ucr] REAL MADRID [Spa] Savonis [Lit] ••••• JOVENTUT BADALONA [Spa] Wright [Usa] ••••• All. Obradovic Arlauckas [Usa] All. Martinez Ebeling [Usa] SCAVOLINI [Ita] Garret [Usa] ••••• BUCKLER BOLOGNA [Ita] Danilovic [Usa] ••••• All. Bianchini Gaines [Usa] All. Bucci Binion [Usa] MACCABI TEL AVIV [Isr] Coleman [Usa] •••• LIMOGES [Fra] Young [Usa] ••••• All. Katsourin Curcic [Slo] All. Maljkovic Kempton [Usa] OLIMPIA LUBIANA [Slo] Reed [Usa] •••• CIBONA ZAGABRIA [Cro] Abram [Usa] •••• All. Sagadin Nossov [Rus] All. Petrovic CSKA MOSCA [Rus] Evans [Usa] ••• BAYER LEVERKUSEN [Ger] Shamsid-Deen [Usa] ••• All. Eremin Eddie [Usa] All. Bauermann Garrick [Usa] BENFICA [Por] Conceicao [Ang] EFES PILSEN ISTANBUL [Tur] Corchiani [Usa] ••• All. Palma Havrilla [Usa] All. Ors Richard [Usa] Legenda: ••••• ottimo; •••• buono; ••• discreto; •• sufficiente; • scarso. Antonello Riva ha conquistato due volte la Coppa dei Campioni con Cantù nell'82 e '83 Da stasera ci riprova con la Scavolini che punta sui veterani