I miliardi a Sacchi scandalo o affare?

28 Polemiche per il mega-contratto concesso da Matarrese (che predica austerità) al selezionatore I miliardi a Sacchi, scandalo o affare? Tre volte più di Vicini, ma entrate alle stelle UNO STIPENDIO DI 1500 MILIONI A STAGIONE OGNI rivoluzione ha il suo prezzo. Quello di Sacchi per trasformare la Nazionale in effetti è un po' alto: 5 miliardi e 477 milioni netti per il periodo che va dall'agosto del '92 al giugno del '96. Al lordo la cifra che percepirà in quattro anni stordisce anche di più: 11 miliardi e 621,5 milioni. A parte sono da conteggiare i premi, qualcosa in più di un obolo: soltanto per il Mondiale si parla di 800 milioni. Cade, dunque, un nuovo velo dell'Arrigo. Dopo aver constatato che il suo calciospettacolo non è un modello trasportabile in Nazionale, si è toccato l'ultimo tabù: il portafoglio. La rivelazione non ha padri. Forse ò stato un consigliere federale in vena di fronda, anche se i primi sospetti cadono sull'ufficio legale e su quello amministrativo per i quali passano le copie dei contratti. In questi giorni infatti è arrivata alle redazioni una busta anonima, datata 21 ottobre e spedita dall'ufficio postale romano di S. Lorenzo, contenente la fotocopia dell'impegno firmato da Matarrese e da Sacchi: il Corriere dello Sport ieri l'ha pubblicato. Il Corvo che si annida nelle stanze della Federcalcio, come quello che operava nella Procura di Palermo, ha colpito duro. Matarrese, da New York dove si trova per l'esecutivo Fifa, si è detto amareggiato per un attacco che lo coglie nel momento in cui sbandiera la necessità di contenere i costi. «In tutte le organizzazioni - ha commentato ci sono gelosie. E in Italia si va sempre alla ricerca di nuove crisi. Io però ho la coscienza a posto, le cifre sono ufficiali, non si è scoperto nulla di strano. Sacchi e pagato senza attingere a soldi dello stato e ha portato oltre 40 miliardi in Federazione anche sfruttando il suo nome». L'Arrigo, che confidò di guadagnare meno che al Milan, c'è rimasto male. La sua popolarità è scesa quanto quella di Clinton tra gli americani: due tifosi su tre gli sono contro e sapere che senza gli extra gli restano in tasca quanto guadagnano sessanta metalmeccanici non lo recupererà alla stima generale. Nelle pieghe del contratto si leggono altri dettagli interessanti. Come il fatto che l'Arrigo dovrebbe viaggiare in classe economica (un risparmio encomiabile) e che, per la Federazione, potrebbe svolgere il proprio mestiere a Fusignano, dove risiede: tant'ò che quando si sposta dal suo borgo gli sono riconosciute tutte le indennità di viaggio, pranzo, cena e prima colazione. A prima vista un contratto simile può apparire uno scandalo. In America il tecnico di basket più pagato, Pat Riley, guadagna 2 miliardi a New York, ma dopo aver pagato le tasse gliene resta¬ no meno della metà. E il coach dei Miami Dolphins di football, Don Schula, arriva poco oltre quella cifra. L'impatto è forte soprattutto se lo si confronta con i guadagni dei et del passato. Da Vicini a Sacchi la Federcalcio ha triplicato l'ingaggio. «Oltre a essere bravo in campo, Arrigo dimostra di esserlo anche nel trattare i propri affari - ha commentato l'Azeglio -. Del resto è cambiata la politica federale: ai miei tempi aveva scelto di non mettersi in concorrenza con i club». E Valcareggi ricorda il primo stipendio: «5 milioni nel '66 che diventarono 36 dopo il Messico. E' vero che allora comprai per 40 milioni un appartamento che oggi ne vale 400, ma la cifra è comunque forte». Scandalo? Lo dice pure Helenio Herrera, cui ogni allenatore dovrebbe versare una percentuale dello stipendio perché fu il primo a pretendere ingaggi importanti. «Ma la Nazionale - sostiene HH - si dovrebbe allenare gratis, per l'onore, io lo feci mentre stavo all'Inter e senza guadagni. Nei club è diverso». Scandalo? Mah. L'aspetto più sconveniente è proprio nei premi doppi, che percepiscono peraltro molti allenatori di club. Per il resto le cifre dell'Arrigo si sapevano (Pescante ha confermato che erano a conoscenza del Coni) e la sua situazione è del tutto speciale. Lui è il primo et «acquistato» da un club e anche Trap o Bianchi arrivavano a superare il miliardo a stagione. Insomma la logica è quella e se va ridiscussa (come è giusto che sia) lo si deve fare in blocco, non soltanto per il et. In più l'arrivo di Sacchi alla Nazionale ha coinciso con la lievitazione degli introiti per la Federcalcio: le sponsorizzazioni sono passate da 20 a 40 miliardi; conquistare la finale di Los Angeles ha significato un premio di 8 miliardi e 200 milioni ricevuti dalla Fifa, contro i 2,2 miliardi stabiliti per il passaggio del primo turno. L'ingaggio di Sacchi insomma è stato un buon affare commerciale. Marco Ansaldo •. .<■■;■■■•■■■:■■■ :r;.-:;::-:.:-v.;:vv:;;-::-:::< 'y'-';'-:' LO STIPENDIO Dl 60 OPERAI PERIODO REDDITO LORDO REDDITO NETTO AGOST01992/GIUGN0 1993 2.269.939.000 1.031.427.099 LUGLI0 1993/GIUGNO 1994 2.795.592.000 1.331.732.448 LUGLIO 1994/GIUGN0 1995 3.118.161.200 1.481.888.039 LUGLIO1995/GIUGN01996 3.440.709.600 1.632.034.319 A questi compensi vanno aggiunti premi o gettoni relativi a partite della Nazionale, con importo doppio rispetto a quello dei giocatori. Inoltre al et vengono rimborsate le spese di viaggio in prima classe per trasferte in treno o in nave, in classe turistica per i viaggi aerei, nonché quelle di vitto e alloggio. Arrigo Sacchi, il tecnico più pagato d'Italia

Luoghi citati: America, Azeglio, Fusignano, Italia, Los Angeles, Messico, New York