«L'isola» di Strehler una prima con critica

Ieri sera per l'esordio dello show «Numero Uno» Stasera a Torino il debutto italiano «L'isola» di Strehler una prima con critica // regista non voleva il teatro Alfieri per l'inno diMarivaux alla tolleranza TORINO, Pare che alla prima italiana dell'«Isola degli schiavi» di stasera all'Alfieri (la prima assoluta è stata a Barcellona) Giorgio Strehler non avrebbe voluto i critici. Ma come avrebbero potuto, i critici di quotidiani e settimanali italiani, non vedere uno spettacolo così importante, l'ultima produzione di uno dei più grandi registi italiani? La richiesta aveva un motivo: Strehler avrebbe preferito che lo spettacolo di Marivaux andasse in scena in quel gioiello che è il Teatro Carignano di Torino, e non all'Alfieri, uno spazio oggettivamente e incomparabilmente più anonimo. Ma il Carignano è occupato dalle prove di «Timone d'Atene», la tragedia di Shakespeare, in scena da lunedì 7, prima produzione dello Stabile di Torino in questa stagione. Strehler ha accettato ugualmente l'invito del nuovo direttore del teatro torinese, Guido Davico Bonino, ma avrebbe desiderato che il suo spettacolo fosse visto dalla critica in spazi più adatti. Sembra che in realtà stasera ci saranno tutti: il desiderio di vedere l'ultimo lavoro del regista è stato più forte del piacere di accontentarlo. Protagonista dello spettacolo è Massimo Ranieri. Con lui recitano Philippe Leroy, Laura Marinoni, Pamela Villoresi e Luciano Roman. Il testo, scritto nel 1725, da Marivaux è definito da Strehler «una commedia dell' amore che comprende la Una sce tolleranza e la comprensione, racconta di un' isola immaginaria, situata in un angolo del Mediterraneo, dove i servi fanno i padroni e i padroni i servi». Dopo Torino, lo spettacolo sarà all' Odeon di Parigi (10-20 novembre) e al Piccolo di Milano (dal 27 novembre). La regia, la traduzione del testo e l'adattamento sono di Giorgio Strehler: «Questo testo è così poco noto che ho dovuto tradurlo io stesso. Avrei voluto occuparmi del teatro di Marivaux già anni fa, ma mi era stato impossibile perchè per troppo tempo ho messo in scena e studiato Goldoni e non mi sembrava opportuno mescolare troppi lavori del Settecento». Protagonista dello spettacolo le scene di Ezio Frigerio, i costumi di Luisa Spinatelli, le musiche di Fiorenzo Carpi e i movimenti mimici di Marise Flacb. [s. n.] Una scena tratta dall'«lsola degli schiavi»

Luoghi citati: Atene, Barcellona, Milano, Parigi, Torino