Ore 21 incantesimo a Milano

Tutto esaurito per lo show che ha conquistato anche Celentano, Formentini e Paolo Berlusconi Tutto esaurito per lo show che ha conquistato anche Celentano, Formentini e Paolo Berlusconi Ore 21, incantesimo a Milano / trucchi di Copperfield seducono i vip MILANO. Sarà pure tutta un'illusione, ma quando David Copperfield, giacca di cuoio e capelli al vento, si alza in volo, tutto il Forum di Assago se ne sta con il naso per aria a fare «Ohhh», mentre luci e musica e fumi colorati fanno il resto. Gira qua e là come una piuma, nel blu, trasformando tutto l'ossigeno respirato dalla platea pagante in emozione. Annunciato come l'evento dell'anno, l'esibizione del più famoso mago del mondo comincia nella ressa completa scomparsi tutti i biglietti - e con una grande ovazione per Claudia Schiffer, la fidanzata (più famosa del mondo) che è lì in prima fila a sbattere le ciglia per il suo David («C'è a ogni mia prima, è il mio portafortuna»), bellissima e inavvicinabile. Folla da grandi occasioni dietro le transenne del settore vip (biglietto 150 mila lire): entusiasti Celentano e Claudia Mori, raggiante Giorgio Armani, e ancora Versace (che veste il divo), Antonello Venditti, Ivano Fossati, Fiorella Mannoia, Mogol, Alba Panetti. Intorno, la baraonda più completa di ragazzi e ragazzini che riempiono anche i curvoni più alti (biglietti da 40 mila lire). Assente, ma solo per impegni romani, Carlo Scognamiglio, presidente del Senato. Presenti invece il sindaco Formentini, con signora, e Paolo Berlusconi, con figlio. Suo fratello Silvio non c'è ma si è prenotato (con i figli) per una delle prossime serate. «Il premier verrà», assicurano gli organizzatori. Chissà l'effetto: anche Copperfield è uno che annuncia miracoli. Miracoli che si «avverano». Nella sua carriera ne ha compiuti di memorabili. Il primo (1980) quando fece levitare una Ferrari, il più celebre (1983) quando fece scomparire la Statua della Libertà davanti alle telecamere della Cnn («E' la cosa più difficile che abbia mai fatto»). E ancora quando saltò dentro alle cascate del Niagara, uscendone illeso, e quando attraversò da parte a parte la Muraglia cinese. Assomigliano a una Muraglia cinese i molti Tir arrivati da Losanna in mattinata per scaricare i metri cubi di tecnologie che fanno dello spettacolo la più completa esibizione di effetti speciali (lui che taglia teste, lui che si frantuma dentro a un ventilatore, lui che si libera da cento catene) destinati a ingigantire e infine a rendere vera ogni illusione sognata dagli spettatori. David è arrivato in aereo in tarda mattinata, da Parigi, il pomeriggio lo ha passato nell'appartamento del Grand Hotel et de Milan. Un'ora di riposo, prima di lasciarsi bombardare dai fotografi con via Manzoni bloccata dal traffico in tilt e dai molti curiosi ossessionati da due sole domande: «Come si fa a volare?» e «Come si fa a conquistare la Schiffer?». Più una terza, che le comprende entrambe: «Scusi David, lei preferisce volare o stare con la Schiffer?». E David, tenebrosamente allegro, annuncia: «Preferisco fare le due cose contemporaneamente». Comunque è un bel colpo d'occhio questa macchina messa in piedi da Copperfield (dura infanzia di immigrato negli Usa). Un paio di limousine, una mezza dozzina di guardie del corpo, un vagone di valigie, cinquanta persone al seguito tra montatori, elettricisti, tecnici e maghi del computer. Lui in mezzo, alto, magrissimo, nerovestito: «Mi piace il nero perché così non ho problemi di abbinamento». Le cifre dicono che è la star più amata e più applaudita. In Europa, nel 1993, ha rastrellato più dollari e più spettatori di qualsiasi altro evento, compreso quello allestito dagli stellari Pink Floyd. E la rivista «Forbes», che fa i conti in tasca a tutti i paperoni del globo, lo ha messo in cima ai super-ricchi dello spettacolo, accreditandogli incassi per 26 milioni di dollari. Si vede bene come li incassa - due ore da togliere il fiato, con trucchi perfetti e impensabili - ma non si vede come li spenda. Anche se di questo si incaricano le cronache rosa, narrando dello yatch «Honey Fitz» regalato a Claudia un paio di estati fa. Oppure fantasticando sulle meraviglie nascoste nella villa bunker che si è fatto costruire in un luogo segreto del Nevada, nella parte orientale degli Stati Uniti. Segreto perché? «Per non avere scocciature», risponde il mago. Anche lui, come la sua fidanzata, è uno che amministra con massima maestria il proprio fascino e il proprio successo. Se la Schiffer affida la supervisione dei contratti alla madre, lui delega l'entusiasmo del pubblico al padre, mister Hi, 70 anni, che dirige la rivista dedicata ai suoi numerosi fan. Investe nella fondazione «Project magic» che studia metodi per la riabilitazione dei disabili usando il potere della mente, già adottati in 500 cliniche. Per il resto vola qui e là sul jet privato per fulminei incontri con la sua Claudia, nove su dieci immortalati da paparazzi che perlustrano il globo. Un minuto prima di andare in scena, è allegro: «Sono molto felice di essere qui, l'Italia è un Paese romantico: assomiglia al mio lavoro che è far sognare la gente». Non lo sfiora il sospetto che sognare troppo può avere anche qualche controindicazione. Sipario, e poi cena di gamberetti allo «Shocking» con trecento invitati, e nemmeno un taccuino, [p. e] Anche la Schiffer ad applaudire il fidanzato che vola sulla platea David Copperfield e Claudia Schiffer. A fianco Giorgio Armani

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