IN PRIMA LINEA NELLA GUERRA ALLA CRIMINALITÀ

«Ho ricevuto pesanti minacce: ma con la scorta non posso fare il sacerdote» I Un professore IN PRIMA LINEA NELLA GUERRA ALLA CRIMINALITÀ' PADRE FOGLISI Una vittima simbolo Padre Pino Puglisi non era scortato, ma era da tempo nel mirino dei boss del popolare rione Romagnolo per le sue prediche contro le cosche e il malaffare in genere. Fu ucciso con un colpo di pistola nella nuca la sera del 15 settembre dell'anno scorso, giorno del suo 47° compleanno. DON TURTURRO Vive blindato Il presidente dell'associazione «Dipingi la pace», don Paolo Turturro, è il parroco della chiesa di Santa Lucia al Borgo a venti metri dal carcere dell'Ucciardone. E' scortato e la sua chiesa è vigilata dai soldati. Scrive poesie e le sue omelie sono autentiche cannonate contro i clan. DON OARAO Ha sfidato Riina Parroco del rione Noce di Palermo, fisico robusto, padre Antonio Garau è pure scortato da «gorilla» che vigilano su di lui giorno e notte. Ha fatto scrivere ai bambini del quartiere letterine al re di Cosa Nostra Totò Riina per invitarlo a mettersi sulla retta via e ad abbandonare il crimine. Monsignor Antonio Ciliberti, vescovo per anni di Locri, da sempre in prima linea nella lotta alla 'ndrangheta, fu oggetto di una serie di pesanti intimidazioni culminate, nel marzo del 1990, in due episodi a distanza di sei giorni l'uno dall'altro. Monsignor Ciliberti ha sempre vissuto scortato.

Persone citate: Antonio Ciliberti, Antonio Garau, Ciliberti, Pino Puglisi, Riina, Totò Riina

Luoghi citati: Locri