Falsi invalidi: 2 in cella di Vincenzo Tessandori

Falsi invalidi: 2 in cella Falsi invalidi: 2 in cella SALERNO. Truffa in ospedale. Il primario certificava false invalidità dopo false visite ambulatoriali. Al momento della diagnosi indicava la protesi adatta al problema e affidava il malcapitato al tecnico complice. Piccoli problemi di udito diventavano invalidità con una sola soluzione: l'acquisto della protesi, che veniva di fatto effettuata su «consiglio» di un noto primario, e di un rappresentante dell'altrettanto nota azienda che commercializza i microamplificatori. In carcere sono finiti il prof. Pasquale Consalvo, 64 anni, di Nocera Superiore, primario del reparto di otorinolaringoiatria all'ospedale di Cava dei Tirreni, ed il napoletano Elio Pierucci, 46 anni, rappresentante dell'Amplifon. Le imputazioni: abuso d'ufficio, peculato, falsità ideologica, e per il primario anche il sequestro di persona. Il prof. Consalvo ha rinchiuso un collega ili uno sgabuzzino, probabilmente a seguito di una lite. [p. r.] tato un simbolo: Antonino Caponnetto. E' stata una lotta impari, ha sottolineato Fioravanti, «soprattutto nel delitto del 1983, quello dei due ragazzi tedeschi, ci son state rogatorie internazionali, perizie: tutte cose alle quali, purtroppo, noi non eravamo presenti perché non avevamo i soldi». E mentre parla scorre il canovaccio scritto a mano, e quasi a sottolineare un'altra verità, il presidente Enrico Ognibene, Vincenzo Tessandori

Persone citate: Antonino Caponnetto, Elio Pierucci, Enrico Ognibene, Fioravanti

Luoghi citati: Nocera Superiore, Salerno