Accoltellata per gelosia a 16 anni

Accoltellata per gelosia a 16 anni Accoltellata per gelosia a 16 anni «Mi hanno ferito gli amici del mio ex ragazzo» quando in via Genova, non lontano dalla stazione centrale di Napoli, l'hanno affiancata. Un gesto rapido, un taglio netto sulla coscia e quella minaccia che l'ha terrorizzata. Quando l'hanno portata al pronto soccorso ha detto soltanto di non capire chi l'avesse aggredita: «Non li ho mai visti». La ferita alla gamba guarirà in pochi giorni e in questi casi non si può procedere d'ufficio, ma lei di presentare una querela, almeno per ora sembra non avere alcuna intenzione. Roberta è bruna e piccolina, anche se dimostra più della sua età. E' una ragazza graziosa che fa i conti con una difficile situazione famigliare. Vive con la madre, Carmela, 48 anni, un'ex segretaria che è andata già in pensione per una grave forma di osteoporosi. Il padre, invece, è andato via di casa tanti anni fa e lei quasi non lo ricorda neppure più. Di studiare non ha molta vo- Napoli, colpita a una gamba mentre viaggiava in motorino «Da quando l'ho lasciato ha continuato a perseguitarmi» y_. .- V.- ;1^^■1^^^y.y.^^^y.^:.:/.:.v.y/.Vv///.^;1^>./.^y/.:. . glia: una sfilza di bocciature alle spalle ed eccola qui che frequenta ancora la terza media in un istituto privato. E dopo quel che è successo sabato, a scuola non è ancora tornata. La paura e il dolore per quel taglio che le è costato 20 punti di sutura, l'hanno convinta a restare a casa. La storia che ora la fa vivere con l'angoscia nel cuore è cominciata un anno fa, quando conobbe un ragazzo di Caivano, un paese dell'entroterra napoletano: «Ci siamo messi insieme, ma dopo cinque giorni avevo capito che tipo era. Geloso, possessivo al punto che durante un litigio mi ferì alla schiena con un temperino». Lei decise di lasciarlo: «Anche mia madre mi spinse a chiudere, e così io gli ho detto che non volevo più vederlo». A sentire Roberta, però, la scelta di troncare il rapporto diede il via a minacce e pressioni di ogni tipo. «Una volta», ' racconta, «mi ha fatto arrivare a scuola, mentre ero in classe, una lettera. C'era scritto che avrebbe mandato i suoi amici a punirmi. Mi perseguitava, non voleva che mi fidanzassi con un altro». Poi un mese fa, il ragazzo si fa vivo di nuovo: «Mi ha aspettata alla fine delle lezio¬ ni. Mi ha affrontata per strada e mi ha colpita con il temperino su una mano e alla spalla. E pochi giorni dopo due tipi mi hanno aggredita e mi hanno ferita con un coltello al braccio». Insomma, un inferno. Perché, allora, non raccontare tutto alla polizia? Lei non ha dubbi: «Ho paura di peggiorare le cose», sussurra Roberta. La madre, accanto a lei, le dà ragione: «Mia figlia potrebbe passare altri guai». Ieri mattina ha preferito non andare a scuola: «No so quando ci tornerà, per ora è meglio aspettare». Anche prima, per la verità, quando usciva faceva in modo di non essere mai sola: «Mi faccio sempre accompagnare dal mio nuovo fidanzato oppure da suo padre. Sabato però loro non sono potuti venire. Per questo sono riusciti a farmi del male». Mariella Cirillo

Persone citate: Mariella Cirillo

Luoghi citati: Caivano, Napoli