«Ho ucciso perché mi tradiva»

«Ho ucciso perché mi tradiva» «Ho ucciso perché mi tradiva» / carabinieri: delitto premeditato FNAPOLI ORSE sono stati gli amici del mio ex fidanzato. Lui è un violento e da quando l'ho lasciato non mi dà pace». Roberta A. ha 16 anni e non ha mai avuto il coraggio di denunciare il ragazzino che, giura, la tormenta da mesi. Neppure adesso che è finita in ospedale per una coltellata alla gamba, ha fatto il suo nome alla polizia. Neppure dopo che la storia di Stefania Massarin, massacrata a 15 anni per gelosia dall'ex fidanzato, ha dimostrato che di troppo amore si può pure morire. Ma se le si chiede di raccontare quel che è accaduto non si tira indietro e spiega sospetti e timori: «Erano in due, su una Vespa. Si sono avvicinati al mio motorino e mi hanno colpita. Prima di andarsene mi hanno gridato che quello era l'ultimo avvertimento. E' possibile che li abbia mandati lui. E ora, ora ho paura». Tornava a casa sabato sera, BARI. Una ciocca di suoi capelli rimasti stretti in una mano di Stefania Massarin; due ferite - una al sopracciglio destro, l'altra a una mano - riportate nella colluttazione con la ragazza; macchie di sangue sui pantaloni. E' stato per l'incalzare delle contestazioni degli investigatori che Antonio Scarola nella notte fra sabato e domenica ha cambiato atteggiamento, finendo con l'ammettere quello che per circa tre ore aveva negato: di essere l'omicida della quindicenne genovese che l'aveva lasciato. «Non sopportavo che avesse un altro» è stata la giustificazione, riferita dal suo difensore, l'avvocato Capaldi. I carabinieri di Bari, dove il giovane nella tarda serata di sabato è stato accompagnato da alcuni zii di Grumo Appula (Bari) dove aveva cercato rifugio, lo descrivono come una persona «fredda e intelligente», che anche quando ha confessato, dicendo di aver ucciso Stefania sotto l'effetto della droga, non ha mai mostrato segni di pentimento. Antonio ha avuto soltanto un leggero crollo psicologico, ma ciò non gli ha impedito di raccontare quello che ha fatto dopo l'omicidio: è andato a lavarsi a casa della sorella, è fuggito dirigendosi prima verso la Francia e poi al suo paese natale di Grumo Appula, si è disfatto del coltello, ha abbandonato in un cassonetto lungo l'autostrada gli abiti insanguinati, tranne i pantaloni. In Puglia è giunto alle 19,30 di sabato e gli zii lo hanno convinto a costituirsi. Il sostituto procuratore presso il tribunale di Bari Alessandro Messina ha disposto un esame del sangue e delle urine del giovane - che è recluso a Bari - per accertare l'eventuale assunzione di droga e il prelievo di sangue per il test del dna. 1 risultati dell'accertamento tossicologico sono ritenuti di particolare importanza per la difesa del giovane, che sostiene di aver ucciso Stefania in preda agli stupefacenti. Ai carabinieri, e in particolare a quelli di Genova, il giovane non risulta tossicodipendente. Il particolare è fondamentale per contestare l'ipotesi della premeditazione. Gli investigatori, infatti, sono certi che l'omicidio sia stato organizzato fin dalla serata di giovedì, quando Stefania nella profumeria di proprietà della madre comunicò ad Antonio l'intenzione di rompere la relazione. A sostegno dell'accusa ci sarebbero anche elementi «obiettivi e riscontrati». Uno riguarda il modo in cui Antonio si è procurato il coltello con cui ha infetto 24 coltellate all'ex fidanzata. La tesi della premeditazione è suffragata anche da un altro particolare: nel¬ Tenerissimo amore, lira da tanto tempo caro cucciolo che volevo riscriverli. Mi spiace se oggi non ci siamo potuti vedere, ma purtroppo mia madre non aveva voglia di andare in negozio. Mi sono rotta. Volevo vederti per chiederti se hai fatto lo scemo con Nikita, conoscendoti... Uffa, non ce la faccio più a non vederti, vorrei lauto vederli e darli tanti, tanti bacioni. Sto vedendo Videomusic dove c'è l'ultima parte della canzone -Come mai" degli 88.1 ma non è hello come quando sono con te. Scrivimi, ho bisogno di vederti, ti amo tantissimo, 15 i ] Stefania \ A sinistra, mazzi di fiori deposti sul pianerottolo dove la quindicenne Stefania Massarin è stata uccisa sabato mattina. Sopra, una delle ultime lettere inviate dalla ragazza ad Antonio Scarola la Volkswagen «Golf» di Scarola i militari hanno trovato due ritagli di quotidiano. Uno riguarda un episodio avvenuto nel quartiere Cep di Prà, dove suoi amici furono accoltellati e picchiati con catene da un uomo che li aveva sorpresi a rubargli l'automobile. L'altro è

Persone citate: Alessandro Messina, Antonio Scarola, Capaldi, Roberta A., Scarola, Stefania Massarin

Luoghi citati: Bari, Francia, Genova, Grumo Appula, Puglia