Moratti-Billia è rottura

Le vicedirezioni dei telegiornali al centro della polemica tra presidente e direttore generale Le vicedirezioni dei telegiornali al centro della polemica tra presidente e direttore generale Moratti-Billia, è rottura Rai, sulle nomine l'ultimo duello ROMA. Moratti e Billia sull'orlo della crisi? La prossima tornata di nomine (vicedirezioni dei tg) rischia di far degenerare la guerra fredda in atto fra la presidente e il direttore generale della Rai. E comunque ha già fatto salire alle stelle la tensione interna, già alta da qualche settimana. L'ultima occasione è stata la rinuncia di Giorgio Tosatti alla direzione della testata sportiva. Al direttore generale non è piaciuto il modo in cui il giornalista è stato tenuto sulla corda per un mese e mezzo, in attesa della risposta alle garanzie editoriali richieste. Ma Billia non ha forse apprezzato neppure la decisione del governo di inserire -nel decreto salva-Rai (che verrà reiterato domani) un emendamento che impedisce ai cda della Rai di essere nello stesso tempo presidenti delle consociate. Le varie Sipra, Sacis, Eri, Fonit-Cetra in cui si erano già insediati Marchini, Miccio, Cardini e Presutti. «Per garantire una ge- Gianni Billia, direttore generale della Rai A destra: la presidente Letizia Moratti una delega. Risolto con un intervento della presidente. D'altra parte una Donna Letizia più cauta, più disposta a mediare. E a seguire i suggerimenti degli «amici». Come Giuliana Del Bufalo, segretaria Fnsi ai tempi di Craxi nonché ex vicedirettore del Tg2. Estromessa dai Professori, e diventata assistente di Donna Letizia. Dopo che gliela aveva presentata Alda D'Eusanio, la giornalista del Tg2 (immediatamente promossa in video al tg delle 20) che della presidente è amica di lunga data in quanto assidua frequentatrice di San Patrignano col marito Gianni Staterà. Anche nel caso delle nomine dei vicedirettori dei tg, Billia sarebbe fermissimo nell'opporsi alla moltiplicazione dei vice fino a 5. Un'ipotesi contro la quale si dichiarano anche i due deputati di Forza Italia Del Noce e Bertucci. «Perché non se ne sente alcun bisogno». E si arriva ai blocchi di partenza. Al Tgl di Carlo Rossella sareb¬ bero in arrivo Massimo Magliaro, sponsorizzato da An, alla radio da pochi mesi e Alberto Maccari, cattolico già forlaniano, amico di Del Noce e di Bertucci; affiancherebbero Alberto Severi, cattolico di sinistra chiamato da Volcic e Ottavio Di Lorenzo, liberale sull'orlo della pensione dopo una vita al Tg. A sostituirlo potrebbe essere chiamata Angela Buttiglione, che incontrerebbe resistenze. Piazza pulita invece al Tg2, dove sono dati per sicuri Mario De Scalzi, cronista da Montecitorio, amico personale di Mimun dai tempi della Rai. Come Bruno Soccillo, braccio destro di Mentana al Tg5, sponsorizzato da An. Ai «Cento» apparterrebbero invece Gianni Ravicle e Bruno Mobrici, già alla Direzione Esteri. Ma la nuova squadra non convicerebbe del tutto i vertici (in particolare Billia) che la giudicherebbero «troppo compattamente filogovernativa». Tanto che hanno convocato ieri Mimun per parlarne. MILANO. Roberto Ruozi è stato nominato rettore dell'Università Bocconi di Milano al posto di Mario Monti, che ha ricoperto l'incarico per cinque anni. Monti aveva espresso il desiderio di non essere riconfermato dopo aver assunto la presidenza dell'Ateneo al posto dello scomparso Giovanni Spadolini. Inoltre il rettore uscente diventerà commissario all'Europarlamento. Ruozi, che entrerà in carica il primo novembre, è prorettore anziano e ordinario di Economia delle aziende di credito. [Ansa] Ancora. Al Tg rgionale Vigorelli vorrebbe con sé Pino Grandinetti, già addetto stampa del sindaco di Roma Carraro, e Enrico Messina, già vice di Vespa, poi caduto in disgrazia, oggi vicino a Fi e a An. Bocce ferme invece al Tg3 dove Daniela Brancati, unica ad aver presentato alla redazione il piano editoriale, lascerebbe Mineo, Moretti, Galantini. E, ovviamente Michele Santoro, vice «ad personam» per cui si parla di altre collocazioni: a capo di Rai3, dove Berlusconi non lo vuole (e la Lega gli preferisce Olivero Beha). Bossi ha telefonato ancora ieri a Moratti per caldeggiarlo, ma il cda lo considera bruciato; o alla vicedirezione di Rai2, dove lo vuole Franco Iseppi, ma assolutamente no Minoli. Tanto che, per sistemare le cose, sarebbe stato proposto uno scambio. Con Iseppi a dirigere Rai3 e new entry Guerzoni a Rai2. Maria Grazia Bruzzone Francesco Speroni Per questo la sua candidatura è stata inizialmente accantonata e la nomina del.secondo commissario è diventato un ennesimo terreno di scontro tra i partiti della maggioranza. Il fatto è che lo scontro ha portato ad un ritardo che sta danneggiando l'immagine del governo sul piano europeo. Per questo, dicono a Palazzo Chigi, se i veti incrociati perdurano nelle prossime 24 ore Berlusconi potrebbe sbloccare l'impasse tornando alla candidatura di Vinci. Andrea di Robilant È in edicola il numero di novembre

Luoghi citati: Mentana, Milano, Roma