compagni di scuola

di ycuola SCRIVE Attilio Mercalli, torinese, classe 1931, perito industriale e laureato in legge, esperto internazionale di consulenza sulle «avarìe delle merci». «Figli del proletariato urbano torinese e di quello agricolo della provincia, gli allievi della Quinta A, elettricisti del 1950, dell'Istituto Tecnico Industriale A. Avogadro di corso San Maurizio, (ex Pierino Del Piano), a 44 anni dal conseguimento del diploma, continuano la bella tradizione dell'incontro conviviale annuale, accompagnati dalle mogli, e ancora animati da goliardiche velleità, nonostante i sessantatré suonati e, per i più, il collocamento a riposo ormai consolidato. Dopo il servizio militare, la diaspora nelle attività professionali; tutti orientati verso le carriere tanto sognate nel quinquennio scolastico superiore, con una carica di aggressività e di sogni, maturata all'ombra delle nuove dinamiche imprenditoriali, caratterizzanti gli anni di veloce sviluppo del dopoguerra. Faticosi i primi inserimenti e lunghe le attese verso i gradini superiori delle scale gerarchiche nelle maggiori aziende del paese. Poi alcuni animosamente, benché già padri di famiglia e onerosamente responsabili di nicchie produttive, hanno ripreso la via della scuola, percorrendo l'impegnativa strada dell'università, fino alla laurea. Nel gruppo è gradito ricordare Aldo Morra, che ha poi lavorato in Germania e in Francia nelle costruzioni aeronautiche, Luciano Eynard, che è stato responsabile dell'assistenza Fiat per i Paesi del centro Africa e ha sposato una principessa etiope, Levio Bottazzi che si è dato alla politica, Francesco Giobbe direttore di una centrale elettrica a Bormio, a cura di Renato Scagliola in Valtellina, Silvio Silvano, già morto purtroppo, e che fu un padre per noi. Era reduce dalla campagna di Russia, di notte lavorava come turnista alla Fiat Auto, e di giorno veniva a scuola con noi. E Giovanni Magistrali, un uomo eccezionale, esempio di rettitudine, che si è laureato in fisica e matematica ed è oggi un'autorità internazionale nelle scienze dei materiali. Dopo i primi 15 anni, come per un richiamo, gli incontri conviviali assumono cadenza annuale, con la presenza preziosa di quelli che dalla scalata sono stati centrifugati lontano: in Africa ed in Europa, e la partecipazione di qualche «professore simpatizzante», recuperato dai più attivi. Il tempo scorre, i figli crescono, le carriere di alcuni raggiungono i massimi livelli, e per altri la libera professione coraggiosamente intrapresa dopo faticose scalate all'ombra di grandi strutture gerarchiche, quando non addirittura dopo il raggiungimento dei vertici delle stesse, corona un'aspirazione di maturità a cielo aperto. Specializzazioni, docenze a livello internazionale, scorribande nel mondo, sporadici ritorni nella scuola per incarichi ministeriali, partecipazioni a commissioni e gruppi di ricerca in un crescendo entusiasmante di affermazioni, quasi irreali per quel gruppo di poveri ragazzi di periferia. Poi le prime scomparse: Triacca, Silvano, Civallero. I vuoti a tavola occupati dai figli e dalle compagne di una vita. Se la decimazione naturale non sarà troppo severa, l'incontro dell'anno duemila, dopo i primi cinquant'anni di diploma, dovrà riunire una classe di entusiasti, arricchiti dall'esperienza di questo eclatante secolo di rivoluzioni. ^ EMONTE Cultura ^ di ycuola □ □

Persone citate: Aldo Morra, Attilio Mercalli, Bottazzi, Civallero, Francesco Giobbe, Giovanni Magistrali, Luciano Eynard, Pierino Del Piano, Renato Scagliola, Silvio Silvano

Luoghi citati: Africa, Bormio, Europa, Francia, Germania, Russia