«Ti pago se tieni in casa il nonno»

16 Bologna, contributo di mezzo milione per alleggerire le strutture pubbliche «Ti pago se tieni in casa il nonno» Assegno mensile dalla Regione BOLOGNA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Se curi il nonno ti finanziamo: è questa la filosofia di un progetto pilota della Regione Emilia-Romagna che, dal prossimo dicembre, assegnerà un contributo mensile alle famiglie che accettano di assistere gli anziani non autosufficienti. Per cominciare, un miliardo al mese per 12 mesi, sufficiente per l'assistenza di circa 2000 anziani. Ma se l'iniziativa sarà bene accolta, e le richieste saranno molte, l'assessore alla sanità Giuliano Barbolini si dice disposto ad aumentare la cifra: «Potremmo anche raddoppiarla, dipende dalle risposte che avremo dalle famiglie». Comunque andrà, è una piccola rivoluzione quella che la Regione più «sazia e disperata» (secondo l'immagine abusata che ne diede l'arcivescovo di Bologna Giacomo Biffi) e a più basso tasso di natalità d'Italia si appresta a varare, perché tutta l'operazione fa perno sulla famiglia, istituzione di cui si riconosce il ruolo insostituibile nell'assistenza. Il contributo mensile, una sorta di «assegno di cura» che potrà variare dalle 420 alle 600 mila lire, servirà a coprire le spese necessarie ad assistere tra le quattro mura di casa il familiare anziano. Spiega Barbolini: «Per quanto possibile, vogliamo evitare il ricovero in case protette o in residenze sanitarie assistenziali, aiutando quelle famiglie disponibili a mantenere e a curare in casa propria l'anziano non più autosufficiente». L'assegno sarà concesso solo ai nuclei familiari (anziano compre¬ so) con un determinato reddito: 50 milioni (al netto delle ritenute Irpef) se le persone sono due; 61 milioni se sono tre; 71 milioni se sono quattro; 81 milioni se sono cinque o più. Gli assegni previsti sono di due tipi: se l'anziano è del tutto inabile, ai familiari sarà riconosciuto un contributo di 20 mila lire al giorno; se invece non è del tutto dipendente il contributo sarà di 14 mila lire. Se l'anziano ha l'assegno di accompagnamento, la cifra verrà ridotta del quaranta per cento. La famiglia (anche avvalendosi dell'intervento di persone esterne) dovrà garantire in cambio gli interventi relativi all'igiene personale, alla somministrazione dei pasti, all'aiuto nelle attività quotidiane e al controllo notturno. Le richieste saranno raccolte dalle Usi delle varie città ed esaminate da apposite «unità di valutazione geriatrica», le stesse che firmeranno precisi «contratti» con le famiglie prescelte. D'accordo con il medico di base, sarà anche stilato un piano di assistenza personalizzato e sulla corretta applicazione dell'accordo vigilerà un funzionario «responsabile del caso», allo scopo di evitare abusi. L'assegno alle famiglie non è sostitutivo di altri servizi. Barbolini insiste sul concetto di «rete»: «I contributi diretti alle famiglie si aggiungono all'assistenza domiciliare, ai centri diurni, alle convenzioni per i posti delle case protette. Non togliamo risorse ad altri interventi, ma allarghiamo l'offerta, valorizzando la funzione affettiva ed assistenziale della famiglia». Il progetto - il primo sperimentato in Italia - piace anche agli ambienti cattolici. Dalla Curia bolognese, solitamente molto severa con gli amministratori emiliano-romagnoli, giungono lodi. Per monsignor Orlando Santi, vicario episcopale per la carità, la notizia è stata «una piacevole sorpresa». «Sono rimasto colpito molto favorevolmente - afferma -; finalmente una cosa ben fatta, un piccolo segno a favore dell'unità della famiglia». Marisa Ostolani LE FAMIGLIE CHE MANTENGONO IN CASA L'ANZIANO NON AUTOSUFFICIENTE E GARANTISCONO LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI LIMITI DI REDDITO (Al NETTO IRPEF) 2 PERSONE (ANZIANO COMPRESO) 50 MILIONI 3 PERSONE 61 MILIONI 4 PERSONE 71 MILIONI 5 E PIÙ' PERSONE 80 MILIONI L'ASSEGNO: 20 MILA LIRE AL GIORNO SE L'ANZIANO E' TOTALMENTE DIPENDENTE: 14 MILA LIRE AL GIORNO SE L'ANZIANO NON E' TOTALMENTE DIPENDENTE

Persone citate: Barbolini, Giacomo Biffi, Giuliano Barbolini, Marisa Ostolani, Orlando Santi

Luoghi citati: Bologna, Emilia, Italia, Romagna