«Salvate mio figlio la plastica lo uccide»

Salerno, bimbo di 5 anni costretto all'isolamento da una rara forma di allergia Salerno, bimbo di 5 anni costretto all'isolamento da una rara forma di allergia «Salvate mio figlio la plastica lo uccide» SALERNO. E' costretto a giocare con un particolare pallone e non può maneggiare giocattoli né alcun altro oggetto. Non può toccare piante né passeggiare in un giardino, perché affetto da una rarissima forma di allergia al lattice di gomma, componente essenziale della plastica che entra a far parte di tantissimi oggetti della vita quotidiana e che trasuda anche dagli alberi. Una vita «a rischio» quella del piccolo Massimiliano Francese, cinque anni, di Salerno. I medici della divisione di pneumologia e allergologia del centro medico di riabilitazione «Fondazione del lavoro» di Campoli di Montetaburno (Benevento), gli hanno diagnosticato circa un mese fa la grave e rara intolleranza. «Mio figlio non può toccare nulla che abbia a che fare con il lattice - dice la madre Patrizia Costabile - altrimenti si gonfia tutto e rischia di avere uno choc che potrebbe rivelarsi mortale. Abbiamo preso contatti con un centro specializzato che si trova in Californa, dove potremmo sperimentare un vaccino, ma ho chiesto l'aiuto delle autorità locali e nazionali perché non abbiamo i soldi necessari per affrontare questa spesa. E poi anche in aereo c'è la plastica, e Massimiliano dovrebbe sottoporsi a un viaggio lungo parecchie ore». Patrizia Costabile ha scritto al presidente del Consiglio e al presidente della Repubblica. «A Berlusconi ho chiesto di ricevermi - dice la donna, madre di altri tre bambini -. Mio figlio vive in una sorta di isolamento sia a casa sia all'asilo. Non ha una vita normale di relazione con gli altri bambini proprio a causa di questa forma di allergia. Ed è questo l'aspetto preoccupante della vicenda». «Massimiliano ha anche una grave forma di asma allergica dice il dottor Mario Lo Schiavo, dell'equipe di allergologi diretta dal professor Gaetano Melillo che ha diagnosticato la malattia -. In caso di choc anafilattico, che per fortuna non ha mai avuto, si porrebbe il problema di quale tubo usare in sala di rianimazione per eventuali interventi di terapia intensiva, dato che le apparecchiature rianimative hanno componenti in lattice». «Massimiliano ebbe problemi appena nato proprio in seguito a un intervento chirurgico a cui dovette sottoporsi racconta ancora Patrizia Costabile -. Fu ingessato alle gambe, e poco dopo si manifestò un fortissimo attacco di asma allergica, da cui per fortuna si riprese». Secondo i medici che lo hanno in cura non esiste al momento una terapia per la grave forma di allergia. «Occorrerebbe intervenire innanzitutto a livello sociale - aggiunge Lo Schiavo - consentendo a Massimiliano per quanto è possibile di avere una vita di relazione normale». Ai sanitari salernitani risultano esserci altri trenta casi di intolleranza alla plastica in Italia descritti in letteratura. Il questore di Salerno Domenico Bagnato, al quale la madre si era rivolta, ha garantito il proprio interessamento riguardo a un eventuale trasferimento del piccolo paziente nel centro specializzato in California. La questura salernitana si è attivata presso alcune compagnie aeree per consentire a Massimiliano un viaggio che non provochi danni al suo organismo. Il bimbo infatti potrebbe essere trasferito negli Stati Uniti a bordo di un aereo dotato di particolari pannelli isolanti. [m. e] Massimiliano Francese insieme alla mamma che ha chiesto aiuto a Berlusconi

Luoghi citati: Benevento, California, Italia, Salerno, Stati Uniti