Muccioli: «In coda da me per un posto alla Rai?» di Pierangelo Sapegno

Muccioli: «In coda da me per un posto alla Rai?» Muccioli: «In coda da me per un posto alla Rai?» UNO SHOW AL PROCESSO RIMIMI DAL NOSTRO INVIATO Sarà anche un processo, questo. Ma da domani. Oggi, tutti aspettano lui e quando arriva gli si fanno attorno, fra ossequi, sorrisi e domande, come se la corte fosse un'appendice e il luogo un pretesto. Aula Falcone del tribunale di Rimini. Vincenzo Muccioli imputato: omicidio colposo e/o favoreggiamento. Ma la storia di Roberto Maranzano massacrato di botte nella porcilaia di San Patrignano è un'eco che passa, questa mattina. Muccioli si infila fra i banchi e comincia l'assedio. «Stai attento, Vincenzo, non farti fregare. Questi vogliono farti parlare per incastrarti», gli raccomanda l'avvocato Vittorio Virga, sedendosi alla sua sinistra e ripetendo l'avvertimento ogni due minuti: «Ti invito a non rilasciare dichiarazioni». Alla destra, un altro avvocato, Walter Giovannetti, scuote la testa come per dire che tanto è inutile. Vincenzo Muccioli si sbottona la giacca cammello, si liscia la cravatta blu a rombi ruggine. «Non so se tutti questi giornalisti vogliono mettersi in coda per farsi assumere alla Rai», dice ridendo. Dalla faccia che fa, all'avvocato Virga non dev'essere piaciuta. «Ohi, è una battuta», fa Muccioli. Nel muro che lo stringe, c'è chi si presenta, chi gli chiede un'intervista. La giornalista della Voce gli porta i saluti di Montanelli. E lui fa un sorriso d'orgoglio: «Ali, mi fa piacere. Gli dica solo che io continuo a pensarla come sempre. Che lui è un uomo con le palle». Un po' di stupore nell'uditorio. Lui insiste: «Per me Montanelli ha le palle. Quando glielo dico lui si mette a ridere». Il processo ogni tanto si fa, è già cominciato, ma non conta. La corte si ritira e i cronisti tornano fra i banchi della difesa. Ma questo non rischia di diventare un processo alla lobby? «Quale lobby?». Quella di cui si parla in questi giorni: la Rai, gli amici nel governo, Letizia Moratti. «Spero che buon senso prevalga», dice Muccioli. «E che ci sia serenità e rispetto». Arriviamo al sodo: ma lei l'ha vi- sto Cuore? «Dopo, dopo. Questa storia la vedremo dopo. Prima facciamo il processo, poi ci sarà posto anche per questo». L'avvocato Virga: «Iole rispondo con una domanda. Lei lo sa che c'è un articolo del codice penale che prevede una pena fino a 4 anni per chi pubblica una telefonata non diretta a lui?». Prende il testo, lo apre, legge: ((Articolo 617 : la stessa pena si applica a chi rivela...». Voi per questo farete denuncia? Virga: «Non tocca a noi. Questo significa solo che un giudice dovrebbe procedere d'ufficio». Ma allora la telefonata la con¬ fermate? Muccioli: «Non parlo di queste cose. Siamo qui per un omicidio colposo. Non faccio dichiarazioni su nient'altro». Avvocato Virga: «Comunque lui esclude nella maniera più assoluta i tennini in cui sono state riportate le dichiarazioni su Cuore». Cioè, escludete la forma, non la sostanza? Virga: «Nooo! Anche la sostanza». Muccioli: «Non escludo che posso aver parlato. Ma non in questi termini». La Moratti le ha chiesto consiglio su quei due nomi per la Rai? Muccioli: «Ma figuriamoci». E Virga gli scuote il braccio: «Lo vedi? Guarda che ti stanno portando dove vogliono loro». Più forte ai giornalisti: «Non ha escluso di aver avuto un discorso generico su quel tema. Ma non ha mai detto quelle cose». Muccioli: «Mai dette». E su Di Pietro? «Mai dette. Mai visto e conosciuto. Come faccio a dire quelle cose?». L'avvocato: «Ma porca puttana, lo sapevo che finiva così». Giornalista: ma lei che cosa pensa di Di Pietro? «Fa il suo lavoro, non sta a me giudicare. Comunque, se è presso la procura e continua a restarci, significa che il suo lavoro lo fa bene». Virga gli sussurra che se risponde fa il gioco dei giornalisti. Poi sbotta: «Adesso ci mettono in cattiva luce qua e poi ti danno 4 anni». Cronista: basta che Muccioli smentisca. Muccioli s'infervora: «Io non sono qua per fare un servizio a lei o per far riempire d'inchiostro le pagine dei giornali. Io sono qui per fare un processo perché sono stato rinviato a giudizio per omicidio colposo. Non mi sembra un'accusa da poco. E con voi mi vado a perdere nelle chiacchiere di Cuore o di che altro». Arriva uno: querelato Cuore! Virga: «Può farla lei la querela, sarebbe uno scoop». E voi? «Querela chi si sente offeso. Non credo che Muccioli si senta offeso». Fra una pausa e l'altra, c'è anche il processo. La relazione del pm Franco Battaglino, le repliche dei difensori Veniero Accreman e Virga. Ma appena la corte si ritira, riprende l'assedio. Questa volta l'avvocato Virga passa un biglietto a Muccioli: «Escludere nella maniera più assoluta di aver detto quelle parole riportate da Cuore». E sotto, tutto maiuscolo: «Chiarire». Così, quando i giornalisti ritornano all'attacco, lui precisa: «Io desidererei che fosse molto chiara una cosa, che io smentisco di aver fatto nomi alla Moratti per la Rai o di aver espresso qualsiasi giudizio su nomi che mi sarebbero stati fatti. Escludo nella maniera più assoluta che ci siano stati suggerimenti». L'avvocato: «Scrivilo e mettici la firma». Giornalista: conferma solo la telefonata. Muccioli: «Ma che cosa vuol dire? E' vent'anni che conosco la Moratti, potrò anche sentirla qualche volta, no?». Virga, sconsolato: «E ora vogliamo parlare di questo processo?». Il giornalista della Rai: con questo processo vogliono colpire Muccioli per colpire San Patrignano? «Non posso rispondere a questa domanda». Rai: chi vuol mettere le mani su San Patrignano? «Non voglio neanche pensarle queste cose». E le telefonate di solidarietà? «Tante, è vero». Da dove vengono? «Non mi interessa chi le fa. Mi interessa l'attenzione ai problemi sociali. E questa solidarietà esiste perché San Patrignano è una cosa seria che riguarda la vita della gente». L'udienza è finita. L'assedio no. Il clima, Muccioli, è cambiato? «Quale clima?». Il clima attorno a lei, i giornali, le tv. «L'altra volta mi avevano condannato prima ancora del processo». E adesso? Sono cambiate molte cose. «Che c'entra?». Il nuovo governo, i nuovi direttori. «Staremo a vedere». Pierangelo Sapegno «Ho chiamato la Moratti ma non ho usato le parole pubblicate da Cuore» fs. ''affi, *,* tx^sgy. La presidente Rai Letizia Moratti A sinistra: Vincenzo Muccioli

Luoghi citati: Cuore, Rimini