«Sono distrutto non ne posso più»

Oggi l'autopsia dell'ex amministratore Usi coinvolto in scandali di malasanità Oggi l'autopsia dell'ex amministratore Usi coinvolto in scandali di malasanità «Sono distrutto, non ne posso più» Coccia, suicidio annunciato Chiedono «silenzio e rispetto», i familiari di Francesco Coccia, ex amministratore di numerose Usi torinesi, coinvolto in alcuni scandali di malasanità, che sabato si è ucciso a Giaveno. Stamane il medico legale dovrebbe effettuare l'autopsia, il funerale forse verrà celebrato domani. Nessun dubbio sulle cause della morte: si è trattato di un suicidio annunciato, quello di una persona che da giorni andava ripetendo alla moglie: «Sono distrutto, non ne posso più». L'altro ieri Coccia ha raggiunto la casa di campagna di strada Belvedere, ha fatto una passeggiata nei boschi, poi è rientrato, ha trascorso un po' di tempo sfogliando un album di fotografie di famiglia. Infine, il suicidio. Coccia incomincia la sua carriera nel mondo della sanità nel 1957: prima al Sant'Anna, poi al Maria Adelaide. Nel 1980 approda al psi. Diventa coordinatore amministrativo alla Usi 3, poi passa al vertice della «4» (Maria Vittoria), infine arriva alla «34» (Orbassano). A questo punto s'iniziano i suoi guai con la giustizia: nell'agosto del '92 viene arrestato per abuso in atti d'ufficio e turbativa d'asta. Esce da quella vicenda patteggiando una pena di 13 mesi. Non è finita. Lo scorso 5 ottobre torna in Procura, per un'inchiesta sulla metanizzazione del San Luigi. Al magistrato confessa di aver preso 40 milioni per favorire una certa azienda interessata all'appalto. «In politica c'è stato sempre poco, faceva tutto la mojlie Giorgina», dicono amici sconvolti che chiedono di non comparire. Ecco la moglie, figura di donna molto attiva, vicina al mondo siocialdemocratico del defunto senatore del psdi Terenzio Magliano, poi nel partito socialista, a fianco del deputato Giusi La Ganga, poi segretaria dell'assessore allo Sport, Lorenzo Matteoli. Politica e famiglia, dunque, scelte che Francesco Coccia fece sempre insieme con la moglie. Ma mentre Giorgina si occupava di campagne elettorali, di problemi amministrativi (negli anni difficili, durante i quali l'assessorato allo Sport del Comune doveva preparare il campionato mondiale di calcio, la costruzione del nuovo Stadio delle Alpi e tenere i rapporti con «Italia '90»), Francesco rimaneva defilato. Esperto di questioni della sanità, venne utilizzato e impegnato dai socialisti nelle Unità sanitarie locali, come tecnico «di valore» e come amministratore che «sapeva orientarsi in quel labirinto». Uomo pacato, lo definiscono collaboratori e conoscenti con qualche ricordo sui suoi fine settimana in campagna, quando «lo si incontrava alle feste agro-turistiche come la sagra delle mele di Cavour». Un personaggio poco uso ai confronti aspri, alla «battaglia per sopravvivere». Brunella G io vara Giuseppe Sangiorgio Si era confidato a lungo con la moglie L'ultimo gesto: ha sfogliato un album di foto Z«Mi:. fittili::.. Francesco Coccia, ex amministratore di numerose Usi

Persone citate: Coccia, Francesco Coccia, Giuseppe Sangiorgio, Giusi La Ganga, Lorenzo Matteoli, Terenzio Magliano

Luoghi citati: Giaveno, Italia, Orbassano