La Stampa - Consultazione Archivio

A TU PER TU CON LE AZIENDE Ripresa a più velocità La ripresa è il risultalo di tendenze di mercato diverse. Rischi di inflazione possono arrivare dal rincaro delle materie prime Che l'economia abbia riproso a tirare è ormai un dato di fallo accertato. Si tratta però di una ripresa «a più velocità», nel senso che il dato globale della crescita produttiva risulta essere la sommatoria di dinamiche di mercato alquanto differenziate; quella relativa all'export molto accelerata, quella relativa al mercato interno tutt'ora rillessiva. A far da traino in questa fase economica sono gli investimenti e le esportazioni, comparti rispetto ai quali pesa, finalmente in positivo, la specializzazione dell'economia torinese. L'export inoltre ò fortemente agevolato dal cambio della lira, con benefici nell'immediato perfino vistosi, ma anche con un grado d'incertezza molto elevato. Che gli attuali livelli di cambio con il marco tedesco soprattutto, ma anche con il franco francese o con la sterlina - siano poco realistici ò evidente. Tali parità non dipendono infatti esclusivamente da una nostra scelta di realizzare una svaluta¬ zione competitiva; dipendono anche dall'incertezza che, all'estero, il nostro Paese continua a suscitare. Per l'industria e per i mercati, si potrebbero, perciò, verificare a medio termine conseguenze negative, sia che si debba affrontare una rivalutazione della lira, sia che si debba invece porre mano alla leva dei tassi per sostenerla. Ma quello del cambio non è l'unico pericolo in grado di condizionare l'entità e la durata del ciclo economico espansivo. Lo materie prime, che solamente da inizio anno hanno subito rincari nell'ordine del 40-50%, sono un'autentica mina vagante. L'inilazione importata rischia, infatti, di trasmettersi al sistema interno dei prezzi, industriali e al consumo, e di pregiudicare in tal modo quelle condizioni di stabilità, indispensabili al rispetto delle compatibilità od al contenimento dei costi. Luigi Tessera presidente piccolindustria