il Paladino dei concetti

// Paladino dei concetti SCEGLIENDO TRA LE MOSTRE // Paladino dei concetti MILANO Una rosa per Pound Arte 92. «Mimmo Paladino - opere 1989-1990» (fino al 14 gennaio). Paladino uno dei protagonisti della Transavanguardia, ha iniziato il suo percorso artistico nel 1976 come artista «concettuale», lavorando quindi con la fotografia e poi ha messo a fuoco piccoli disegni che rivelavano la intensità della sua visione. Le pitture e le sculture - che recano le impronte della cultura e dei miti della sua terra beneventana - diventano ricettacolo di colori intensi e di un clima di arcaica e arcana magia. Si possono vedere 18 opere, anche di notevoli dimensioni, tra cui spicca un ciclo sul tema: «Ezra Pound guarda una rosa». Testo: A. Vattese. TORRE PELUCE (TP) Tra Romolo e Remo Tucci Russo. «Richard Long: Romulus and Remus circles» (fino al 10 gennaio). Questa straordinaria mostra dell'artista inglese inau¬ gura il nuovo bellissimo spazio della Galleria Tucci Russo. Long apre un diverso orizzonte al proprio ventennale lavoro, infatti, insieme ai notissimi percorsi circolari fatti di pietre e marmi, questa volta dipinge, o meglio lancia sulla parete, una pittura realizzata con terra, o fango, che allude a barriere immateriali, o a simboli attinenti la «scienza sacra», che vivono comunicando un flusso sensibile di forze capaci di scatenare nello spettatore ricordi ancestrali. TREVI Doppie opere prime Flash Art Museum. «Opera Prima» (fino al 30 novembre). 22 artisti internazionali sono stati invitati a esporre ciascuno 2 opere: un'opera prima, ovvero un lavoro legato all'adolescenza, e un'opera dell'età matura, così da sottolineare la continuità e discontinuità della ricerca dell'arte, un confronto dialettico in cui si evidenziano i problemi. Sono presenti: Acconci, Alviani, Amleder, Max Bill, Bijl, Cucchi, Delvoye, Garutti, Longo, Me Carthy, Merz, Nagasawa, Ontani, Opie, Paladino, Pirri, Pistoletto, Prigov, Sherman, Spalletti, Steinbach, Zvezdotchotov. Catalogo Politi, a cura di: G. Di Pietrantonio. ROMA Come eravamo Palazzo Venezia. «Antiche Genti d'Italia» (fino al 15 gennaio). Lo scopo di questa mostra è quello di illustrare le caratteristiche culturali salienti dei diversi popoli indigeni, archeologicamente attestati in Italia, dall'Età del ferro (poco dopo l'inizio del I millennio a. C.j, sino all'assetto augusteo. L'esposizione è suddivisa in tre sezioni: la prima mette a confronto le produzioni culturali di diversi popoli antichi d'Italia (i Siculi, i Campani, i Latini, i Liguri, ecc.), nella seconda si approfondiscono le loro formule culturali (il sacro, l'alfabetizzazione ecc.), nella ter- za si illustrano le modalità di «romanizzazione» culturale e politea. Catalogo De Luca, a cura di: G. Guzzo e G. Susini. TORINO Racconti americani Gallerie: C. Fossati, Eva Menzio, G. Rimoldi: ((American painting now» (fino al 30 novembre). Questa bella rassegna offre un panorama esauriente, di un filone della giovane arte americana, che utilizza l'immagine, e talora la parola, per comunicare un rinnovato desiderio di pittura e di racconto. Un racconto, che nel rispetto delle identità culturali, è talora giostrato su archetipi, su citazioni, magari ironiche e poeti- camente surreali. Citiamo: Donald Baechler, David Bowes, Julio Galan, Guillermo Kuitca, Jonathan Lasker, Me Dermott e Me Gough, Julian Schnabel, Peter Schuyff, Ray Smith. PRATO Minimalista inglese Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci. «Sosta vietata: Beverly Semmes!) (fino al 30 ottobre). Caratteristica dei lavori della Semmes è un metodo compositivo che da una parte si ricollega al surrealismo e alla Pop Art; dall'altra la semplicità ed essenzialità delle sue sculture creano un immediato richiamo alla metodica formazione, ed astratta formalità, di molte opere minimaliste. Marisa Vescovo /è Un'opera di Mimmo Paladino

Luoghi citati: Italia, Milano, Prato, Roma, Torino, Trevi, Venezia